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Wang Wen – Painful Clown & Ninja Tiger

2022 - Pelagic Records
post rock

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Tracklist

1. Light Behind The Wall
2. Gone Library
3. Black Pill & White Pill
4. Painful Clown
5. Ninja Tiger
6. There’s A Walmart Underneath The Olympic Square
7. Wild Fire


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Parecchie settimane fa, in quel di Heidelberg, un ragazzo tanto simpatico quanto bislacco mi ha consigliato l’ascolto di un gruppo a lui molto caro: Wang Wen. Eravamo a bere in un locale, e purtroppo la mia mente ha perso questa esortazione nel fracasso di innumerevoli pinte di birra e risate sguaiate. Solo pochi giorni addietro, notando il loro nome nella lista degli album in uscita a dicembre, mi sono tornate alla mente le sue parole e ho deciso di lanciarmi alla scoperta di questa famigerata China’s leading instrumental rock band

Ma forse conviene correggere il tiro di quest’ultimo epiteto, perché il sestetto di Dalian è già da tempo proiettato in una dimensione più grande, lì dove dimorano i giganti del post-rock. A partire dal 2016, infatti, anno di uscita dell’acclamatissimo ottavo album “Sweet Home, Go!”, il loro pubblico internazionale è aumentato a dismisura. Due anni più tardi, raggiungono nuove altissime vette con “Invisible City”, il racconto agrodolce di un rapporto conflittuale con la loro terra natia.

Seppur conscio della malinconica tensione dei suoi suddetti predecessori, “Painful Clown & Ninja Tiger” (2022 Pelagic Records) sembra un tanto acquietare il loro dolore confuso e irresistibile, per continuare la strada intrapresa con “100,000 Whys”, e quindi abbandonarsi – almeno inizialmente – ad una serie di atmosfere brillanti e disinvolte. Ma la grande innovazione portata da questo disco alla discografia degli Wang Wen è l’introduzione della voce, presente in quattro brani su sette, che coincidono con i momenti più lenti ed introspettivi.

Light Behind the Wall è la perfetta apertura: inizia a muovere i primi passi con un ritmo downtempo ed una combinazione di corno e basso estremamente morbida; consolida gradualmente questa configurazione sonora, per dare vita ad un groove davvero solido; si abbandona, infine, ad una coda dura e martellante. In Gone Library respiriamo un onirico sporcato di amarezza, mentre Black Pill & White Pill prende un ondeggiante ritmo in stile Mogwai. E ancora, per quanto previsibile, Painful Clown costruisce una bella stratificazione emotiva, con la voce che si fonde piacevolmente con la strumentale. Il cantato, però, funziona meglio su Ninja Tiger e Wild Fire, forse i punti salienti dell’album. Molto accattivante anche There’s A Walmart Underneath The Olympic Square, che ha il sapore dei primi sprazzi di sole dopo giorni di pioggia.

In sintesi, “Painful Clown & Ninja Tiger” è un disco ricco di contrasti, avvincente e lunatico. Si inserisce perfettamente nel solco tracciato dagli Wang Wen e ne riconferma ancora una volta le straordinarie qualità artistiche. Mi sembra doveroso, dunque, ringraziare Cedric – questo il nome del ragazzo di cui vi parlavo – per avermi fatto scoprire un’autentica delizia.

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