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RIAH – A Man And His Nature

2023 - Shove Records / Voice Of The Unheard
post metal

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Tracklist

1. Distance
2. Others Are Gone. I Dont Care
3. Loss And Grief
4. Feet In The Swamp, Gaze To The Sky
5. Overwhelmed
6. Time To Sleep


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I RIAH (Ropes Inside a Hole) sono un gruppo post metal italo-svedese, il cui timbro eccentrico e travolgente si mescola alle diverse sonorità dure e malinconiche che fanno il motore principale in questo genere. Nel percorso iniziato tre anni fa con il disco d’esordioAutumnalia” le tematiche intime e struggenti del gruppo si materializzano in questo nuovo full length intitolato “A Man And His Nature”, il secondo in studio, per la nostra Shove Records e la francese Voice Of The Unheard.

Il disco mette in mostra una nuova formazione dinamica e sfodera un racconto intenso ed esplorativo, avvolto dal periodo drammatico della pandemia. Il sound appare diverso rispetto al lavoro precedente, rivelando sfumature e idee più ricercate, tra cui l’uso di strumenti neoclassici, come il violoncello, un sassofono, chitarre acustiche e voci teneramente intime. Infine, c’è la collaborazione, di vari artisti provenienti da varie località, come il vocalist Daniel Loefgren, frontman della band svedese Suffocate For Fuck Sake.

L’album si avvia con il primo singolo Distance e il tocco sognante del violino, che disegna una calda emozione sulla pelle. Dopo una prima parabola dormiente, inizia a prendere piede il tempo roccioso della batteria che si unisce al mood triste della chitarra e si mette alla ricerca di qualcosa perduto nell’oscurità. Poi è il momento della voce, che si fa strada in una terra desolata. Il brano si evolve con una dolcezza ricercata e trasmette un brivido stupendo, fino ad incontrare l’infernale impatto sonoro delle distorsioni nel finale. Segue Others Are Gone I Don’t Care, un brano energico e ipnotico, che si lancia con decisione nell’incedere tribale di una ritmica audace e ben definita. Il riff rumoroso poi travolge il cammino, inoltrando i pensieri in un sogno distorto e senza luce. Nella seconda parte, la canzone ha una piccola tregua e un arpeggio sensibile si innalza in chiave acustica, come una carezza morbida e confortevole. L’ultimo passaggio lascia un tocco in perfetto stile post rock, senza però abbandonare la chiave più aggressiva e potente della band.

Loss and Grief rallenta la corsa in un paesaggio sensibile, con le emozioni che abbracciano una linea vocale melodica prima di esplodere in un bridge gonfio di personalità. Al suo interno la natura cerca riparo ai continui colpi di una vita complicata e come una poesia si lascia trasportare in un luogo magico e significativo. Nell’ultimo trittico di brani, molto lunghi e introspettivi, si mettono in risalto tutte le nuove qualità dei RIAH, che in fase di produzione hanno ben lavorato per raccontare a dovere il senso di paura e nostalgia del lungo periodo trascorso. Gaze to the Sky, con il suo sassofono sensuale che si prende gran parte della scena, è tra le composizioni migliori del disco: si evolve sulla batteria frenetica, che a piccoli passi inizia una narrazione calorosa e divide attimi furiosi a tematiche più spensierate, chiudendosi a riccio nella parte finale. Prima di chiudere ci soffermiamo sulle note rabbiose di Overwhelmed, una traccia sporca e geniale, che sprigiona tutta la sua rabbia repressa in un cammino ruvido, per poi cambiare forma sul tocco mistico e struggente della chitarra acustica. La fine viene affidata a Time to Sleep, una canzone misteriosa che come una cicatrice unisce una suite personale e raggiante, chiudendo in modo impeccabile quest’opera.

A Man And His Nature” vede i Riah crescere lentamente in un nuovo paradiso di anime emotive, esplorando una bellissima dimensione, fatta di dolcezza e arte.

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