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Première

“State Of Fear”, rabbia e paura si prendono la scena nel nuovo video dei Bärlin

Photo: Florain Bibaut

State Of Fear è il primo singolo e title-track dei francesi Bärlin, in uscita il prossimo 3 marzo su Lilian Prod/L’Autre Distribution. I Bärlin trascendono i generi, si muovono in bilico tra coldwave e post-rock e l’interazione tra batteria, clarinetto, voce e basso, elementi di questo anomalo trio, creano un vortice di energia che travolge l’ascoltatore lungo il percorso d’ascolto. L’approccio della band può ricordare il lavoro di artisti quali Tuxedomoon, Morphine, Einstürzende Neubauten o Portishead, ma il tutto è reinserito in una visione artistica originale e personale.

Il nuovo album “State Of Fear“, il quarto in carriera, arriva a 3 anni di distanza dal precedente “The Dust Of Our Dreams” ed è il lavoro più ricco e ambizioso per i francesi fin qui. Il video della title-track, che vi presentiamo di seguito in esclusiva, è realizzato da Steve Ollagnier: è una clip veloce e intensa che vede per la prima volta i 3 musicisti esibirsi di fronte alla videocamera, al centro dell’azione, nel mezzo di una terra desolata.

A questo indirizzo potete effettuare il pre-order del disco.

È lo stesso Clément Barbier, voce della band a parlarci del video:

È strano rivedere queste scene più di un anno dopo che sono state girate. Le capacità di regia e montaggio di Steve Ollagnier sono impressionanti. Quello che vedo in questo video è una messa in scena sia del rapporto tra me Laurent e Simon, sia della rabbia che siamo in grado di esprimere collettivamente ma anche, occasionalmente, l’uno contro l’altro.

Abbiamo deciso di realizzare un video per State of Fear perché volevamo condividere l’energia dei nostri spettacoli con il pubblico: quel momento di amore-odio in cui tutto è permesso. Un brivido che scorre sul palco così come tra il pubblico, quando non sappiamo davvero se siamo spaventati o pieni di desiderio. Ognuno potrebbe improvvisamente interpretare un ruolo o un altro, facendo parte di una folla frenetica, di una fila di poliziotti o di un gruppo di manifestanti.

Sebbene non abbiano un chiaro significato politico, questa traccia e queste immagini sono direttamente collegate alle recenti lotte sociali. Suonare per questo video è stato un esercizio divertente che ci ha permesso di esprimere la nostra rabbia e la nostra paura senza prenderci troppo sul serio. Credo che in questo momento, con tutto quello che sta accadendo nel mondo, sia davvero importante trovare un modo per non prendersi troppo sul serio e sorridere un po’.

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