Vanessa Bissiri – Empatica

Vanessa Bissiri è una multiartista. Prima di incidere un disco da cantautrice ha diviso la sua carriera, in teatro, tra danza, recitazione e performance basate sull’uso della voce. Dal punto di vista musicale ha dedicato tanto tempo al progetto Dinatatak, uno spazio creativo dove ha sperimentato una composizione sotto forma di teatro-concerto. Con il gruppo ha pubblicato – in autoproduzione – due lavori di cui l’ultimo risale al 2016. Dopo una gavetta lunga e diversificata è arrivato dunque il momento di esordire in prima persona, con la volontà di coniugare l’esperienza fatta con le emozioni che vuole comunicare.

La risposta a questa esigenza è “Empatica”, che la stessa Vanessa definisce un monito affinché i sensi siano la guida. Otto canzoni lasciate intatte nella loro versione primordiale, che nascono con l’intento di suggellare l’unione tra parole, musica e immagini che accompagnano ogni singola emozione. Nella versione fisica dell’album, infatti, vengono inserite altrettante cartoline, che insieme a tutto il resto promettono di regalare un’esperienza immersiva.

Vanessa è italianissima, ma impara la lezione del suo lungo girovagare in Spagna tirando fuori un disco dalle due anime, che hanno distinte sonorità e (ovviamente) linguaggio. Nello spezzone iberico troviamo C’è sempre il mare, dedicata a una linea d’orizzonte a lei tanto cara da bambina, Una forma distinta, che dipinge la diversità come un bellissimo insieme di differenze, Se perfuma y toma, sull’universo rappresentato da chi abbiamo accanto, e Mudo amor, ancora in lingua spagnola, che attraverso i sensi racconta con parole mancanti.

Si inizia a virare verso l’it-pop, citando Battiato, con L’amore son stagioni, un canto ai fiori che con la loro nascita scandiscono la vita nell’arco di un anno. Raccolta e dono di fiori spesso è sinonimo di amore, un amore che termina con la vita umana e viene ricordato in Visione, attraverso un dito che sfiora la foto che ritrae chi non c’è più, sentendone quasi la consistenza della pelle. Accettarsi come esseri ciclici rimette i sentimenti nel loro ordine naturale: Ossessione gentile ricorda che la linea che separa l’amore dall’odio è molto sottile, lasciarsi prendere da emozioni negative può essere pericoloso.

In conclusione c’è una piccola chicca: Up Through The Air, così aliena rispetto al contesto, è il momento più gradevole del disco, con cantato in inglese e atmosfere fumose e languide da jazz club. Troviamo due parole care a Vanessa, cioè elevazione e profondità, sinonimi entrambe di spazio e leggerezza, con le quali si chiude decisamente in bellezza.

Con “Empatica”, Vanessa Bissiri si cimenta quindi nella sua prima prova da cantautrice vera e propria. Scrive testi e musiche, è lei a produrre il disco, a decidere i registri vocali e gli arrangiamenti. Non c’è spazio per la sperimentazione, ma è evidente non fosse quello il suo obiettivo: dopo diverse esperienze in vari ambiti dello spettacolo – anche in forme più d’avanguardia – sentiva un bisogno di ritorno alla semplicità e (con accezione positiva) schematicità.

È un disco senza fronzoli, che si ascolta tutto d’un fiato grazie a strutture semplici, laddove in fase produttiva risulta molto gradevole quel costante effetto presa diretta, come se tutti i pezzi fossero suonati dal vivo. Buona la prima, insomma.