Yume-Chan è una canzone tratta da “未来 MIRAI“, il primo album del polistrumentista e compositore italiano Beppe Scardino sotto lo pseudonimo di TYTO, pubblicato lo scorso ottobre.
In “未来 MIRAI”, TYTO ha utilizzato ogni arma del suo arsenale musicale: tutti i suoi fiati (sassofoni, flauti, clarinetto basso) e tutti i suoi strumenti elettronici (drum machines, sintetizzatori, samplers, vocoders, string machines) per creare una musica notturna e misteriosa, postmoderna e contemporanea, con groove, suoni strani e voci bellissime.
L’album è stato pubblicato su tutte le piattaforme digitali il 21 ottobre 2022 e il video è stato realizzato Michael Rotondi in collaborazione con il Liceo Artistico di Brera (nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro).
Racconta lo stesso Michael Rotondi:
Il lavoro che ho curato per TYTO inizia da un piano di lavoro formativo, collettivo, dove partendo dalla parola, che poi è il titolo del singolo, Yume-chan, insieme ai miei studenti del terzo anno di Multimediale del Brera, oggi al quarto anno, si è creata una storia sognante, una sorta di dormiveglia tra metropoli e natura dove l’immagine diventa la musica che gli sta intorno e viceversa; una colonna sonora visiva dal tono manga ed in seguito anime. E’ stato un lavoro in team, tra disegnatori, animatori, curatela e conduzione. Alice Parozzi, che pian piano ha preso le redini della regia, ha fatto una ricerca e iniziato una prima bozza, la scaletta-montaggio, cercando materiale dall’immaginario delle produzioni animate giapponesi. E’ stato un lavoro in divenire fatto di intuizioni sul sogno e il paesaggio, fino a questo cammino delle tante e tanti protagonisti che poi sono sempre due, una coppia di molte facce, gli studenti stessi che si sono fatti ritrarre e che hanno anche a loro volta disegnato: Beatrice Ajani, Gaja Cangelli, Luca Casorio, Alessandro Codecà, Vittoria D’Allura, tutti sotto l’occhio del gufo che come una presenza al di sopra della parti veglia su quello che diventa un vero e proprio vagabondaggio psichedelico. Il primo montaggio l’ha fatto Marco Gabellone, poi ripassato e rifinito con la post produzione da me che ho aggiunto il colore ed altri elementi colorati, con la supervisione di TYTO.
Riguardo al brano Yume-Chan, è invece TYTO a spiegarci la genesi:
Volevo fare un brano un po’ sognante che avesse un sapore un po’ cinematografico e malinconico. Sentirsi liquidi in una bolla onirica di flauti e sintetizzatori in contrasto con la batteria semplice ma aggressiva e sporca: così è nata ‘Yume-chan’. ‘Yume’ in giapponese significa ‘sogno’; ho aggiunto il ‘chan’ immaginandomi una figura femminile che a livello subconscio incarnasse questa sensazione di onirica malinconia.
Valeria Sturba, coautrice di questo brano, lo ha completato, anzi di più: gli ha dato proprio un senso, scrivendo ed eseguendo un elegantissimo coro a sei voci che danzano con i flauti, i synth ed il sax baritono in un modo che a me è sembrato perfetto fin da subito.
Di seguito vi presentiamo in anteprima esclusiva il video di Yume-Chan: