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Première

In una bolla onirica: “Yume-Chan” è il nuovo video di TYTO

Foto: Francesco Lunogo

Yume-Chan è una canzone tratta da “未来 MIRAI“, il primo album del polistrumentista e compositore italiano Beppe Scardino sotto lo pseudonimo di TYTO, pubblicato lo scorso ottobre.

In “未来 MIRAI”, TYTO ha utilizzato ogni arma del suo arsenale musicale: tutti i suoi fiati (sassofoni, flauti, clarinetto basso) e tutti i suoi strumenti elettronici (drum machines, sintetizzatori, samplers, vocoders, string machines) per creare una musica notturna e misteriosa, postmoderna e contemporanea, con groove, suoni strani e voci bellissime.

L’album è stato pubblicato su tutte le piattaforme digitali il 21 ottobre 2022 e il video è stato realizzato Michael Rotondi in collaborazione con il Liceo Artistico di Brera (nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro).

Racconta lo stesso Michael Rotondi:

Il lavoro che ho curato per TYTO  inizia da un piano di lavoro formativo, collettivo, dove partendo dalla parola, che poi è il titolo del singolo, Yume-chan, insieme ai miei studenti del terzo anno di Multimediale del Brera, oggi al quarto anno, si è creata una storia sognante, una sorta di dormiveglia tra metropoli e natura dove l’immagine diventa la musica che gli sta intorno e viceversa; una colonna sonora visiva dal tono manga ed in seguito anime. E’ stato un lavoro in team, tra disegnatori, animatori, curatela e conduzione. Alice Parozzi, che pian piano ha preso le redini della regia, ha fatto una ricerca e iniziato una prima bozza, la scaletta-montaggio, cercando materiale dall’immaginario delle produzioni animate giapponesi. E’ stato un lavoro in divenire fatto di intuizioni sul sogno e il paesaggio, fino a questo cammino delle tante e tanti protagonisti che poi sono sempre due, una coppia di molte facce, gli studenti stessi che si sono fatti ritrarre e che hanno anche a loro volta disegnato: Beatrice AjaniGaja CangelliLuca CasorioAlessandro CodecàVittoria D’Allura, tutti sotto l’occhio del gufo che come una presenza al di sopra della parti veglia su quello che diventa un vero e proprio vagabondaggio psichedelico. Il primo montaggio l’ha fatto Marco Gabellone, poi ripassato e rifinito con la post produzione da me che ho aggiunto il colore ed altri elementi colorati, con la supervisione di TYTO

Riguardo al brano Yume-Chan, è invece TYTO a spiegarci la genesi:

Volevo fare un brano un po’ sognante che avesse un sapore un po’ cinematografico e malinconico. Sentirsi liquidi in una bolla onirica di flauti e sintetizzatori in contrasto con la batteria semplice ma aggressiva e sporca: così è nata ‘Yume-chan’. ‘Yume’ in giapponese significa ‘sogno’; ho aggiunto il ‘chan’ immaginandomi una figura femminile che a livello subconscio incarnasse questa sensazione di onirica malinconia.
Valeria Sturba, coautrice di questo brano, lo ha completato, anzi di più: gli ha dato proprio un senso, scrivendo ed eseguendo un elegantissimo coro a sei voci che danzano con i flauti, i synth ed il sax baritono in un modo che a me è sembrato perfetto fin da subito. 

Di seguito vi presentiamo in anteprima esclusiva il video di Yume-Chan:

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