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Coheed And Cambria – Vaxis II: A Window Of The Waking Mind

2022 - Roadrunner Records
progressive rock

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Tracklist

1. The Embers Of Fire
2. Beautiful Losers
3. Comatose
4. Shoulders
5. A Disappearing Act
6. Love Murder One
7. Blood
8. The Liars Club
9. Bad Man
10. Our Love
11. Ladders Of Supremacy
12. Rise, Naianasha (Cut The Cord)
13. Window Of The Waking Mind


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I Coheed and Cambria! Non pensavo fossero ancora attivi prima di sbattere contro questo disco. Apparvero 15 anni fa in quella splendida quanto illusoria allucinazione collettiva che fu Flux e poi QOOB, nella quale a dir la verità un gruppo progressive metal con video popolati di centauri e sirene sembrava un po’ degli outlier in quell’effluvio di indie rock e altra piacevole paccottiglia nata e morta per lo più nel giro di pochi anni.

All’epoca non immaginavo neanche lontanamente cosa ci fosse dietro a questo gruppo (che, per la cronaca, è vicino ai 25 anni di attività ed è giunto al decimo disco, di cui uno registrato col compianto Taylor Hawkins alla batteria): un progetto multimediale che ha come vertice una saga a fumetti, The Amory Wars, scritta dal frontman Claudio Sanchez della quale 9 dei 10 dischi del gruppo sono le traslazioni in musica dei rispettivi capitoli. Coheed e Cambria Kilgannonnon sono altro che i protagonisti del primo arco narrativo di questo universo fantascientifico, una saga familiare dal largo arco temporale à la Dune (ovvero i genitori muoiono male e anni dopo il figlio incazzato li vendica). Nel 2018 è partito il nuovo arco di questa lore, annunciata come tetralogia che ha come protagonista Vaxis, figlio di pirati spaziali o giù di lì che nel secondo capitolo “A Window Of The Waking Mind“, comincia a rivelare le sue abilità. È una cosa nerd. Molto nerd. Pure troppo.

Ma dopo questa necessaria introduzione, passiamo al motivo per cui siamo qui: la musica. Musica che negli anni si è leggermente ammorbidita dal suono tra il metal ed il post-hardcore dei primi anni duemila (erano i tempi in cui gli At The Drive-In influenzavano parecchi) ad un progressive rock più molliccio e danzereccio che in tante cose è sovrapponibile alla deriva dei Muse, video musicali compresi. Il tratto comune rimasto, vero marchio di fabbrica, è quella vena emo apparentemente inconciliabile ai generi sopra citati che alla fine emerge un po’ in tutti i pezzi e che li fa somigliare più di tutti a coevi di successo come My Chemical Romance. Le coincidenze sono effettivamente parecchie, a cominciare dall’anima fumettistico-fantastentifica del frontman, anche se Gerard Way ha tenuto ben distinte le arti e a The Umbrella Academy va dato atto di essere un prodotto più moderno e accattivante abbastanza da attirare Netflix (cosa che per The Amory Wars è stata paventata, ma non si è concretizzata). Si registra persino un incrocio dei chitarristi delle rispettive band nel supergruppo L.S. Dunes.

So che a questo punto ci si aspetta un giudizio qualitativo sul disco, ma c’è davvero poco da commentare: è il tipo di progetto che campa in simbiosi con la sua fanzine, gli dà quello che vuole. Nei pezzi sembra emergere una versione seriosa dei Tenacious D, o addirittura (perdonate il paragone colto) la rock opera di Todd in Bojack Horseman, insomma si fa davvero fatica a prendere sul serio questo tipo di musica senza essere ‘dentro’ al suo universo.

Possiamo dire che c’è un maggiore impegno creativo nel trittico finale, anche se la title track conclusiva Window Of The Waking Mind è una suite tanto vivace quanto prevedibile nelle scelte tecnico ad artistiche, che pesca di mestiere tra le varie opere rock di ogni tempo, a cominciare da “Tommy“.

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