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Demikhov – The Chemical Bath

2023 - Dio Drone / Kontingent Records / Sweetohm Recordings
noise

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Tracklist

1. Science! Science! Science!
2. The Leader Is Dead (And Everyone Is Grieving)
3. A Short Journey To The Soviet Brain Institute
4. Abrikosov Formula
5. The Chemical Bath
6. Mausoleum


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Conosciamo già i Demikhov dal loro rumorosissimo debutto “Experimental Transplantation Of Vital Organs” del 2016, abbiamo dovuto attendere ben sette anni perché il suo successore vedesse la luce ma finalmente ci siamo: “The Chemical Bath” esce per Dio Drone, Kontingent Records e Sweetohm Recordings. Non sono stati anni di riposo per la band che ha dapprima subito un cambio di formazione ed integrato al basso Marco Tabacchini, già chitarrista dei bresciani Sunpocrisy, e ha poi creato Produzioni Rumorose, uno splendido studio di registrazione oltre che una venue per secret shows, tutto rigorosamente DIY. 

È proprio a Produzioni Rumorose che prende vita questo secondo full length del terzetto, completamente autoregistrato e mixato, un vero e proprio lavoro artigianale completato poi magnificamente dalla confezione del vinile serigrafata su carta ruvida, un oggetto davvero inusuale e lussuoso, un piacere per la vista e per il tatto. “The Chemical Bath”, poi, non manca di deludere il senso più importante e cioè l’udito: siamo di fronte ad una convincente definizione dell’identità artistica della band che riesce a mantenere la componente spiccatamente noise attraverso feedback e parti di rumore sospese, alternata da parti granitiche e sulfuree sostenute da una sezione ritmica solida e originalissima guidata da dietro le pelli dall’ottimo Cesare Cognini. L’elemento totalmente nuovo è l’utilizzo della voce da parte del frontman Mattia Boni akaZano che, ispirato da un concerto dei the body, ha deciso di adottare uno stile di scream simile a quello della band americana, di registro molto alto, quasi un falsetto urlato, molto simile al verso di un rapace.

“The Chemical Bath” suggerisce un immaginario industriale, tossico e inquinante, le esalazioni insalubri di zolfo riempiono il naso e la bocca ed è difficile vedere anche solo ad un metro nella fitta nebbia giallastra e mefitica. I pezzi hanno una grande forza espressiva e drammatica, fluiscono incessanti e distruttivi come una colata di lava radioattiva e lasciano una scia di desolazione e cenere.

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