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The Smashing Pumpkins – Atum Act.II

2023 - Sumerian Records
alternative rock

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Tracklist

1. Avalanche
2. Empires
3. Neophyte
4. Moss
5. Night Waves
6. Space Age
7. Every Morning
8. To the Grays
9. Beguiled
10. The Culling
11. Springtimes


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L’ambiziosa opera rock targata The Smashing Pumpkins continua a sorprendere con un secondo atto suggestivo e interessante. Al suo interno la band di Billy Corgan crea un nuovo limbo sonoro mistico, a tratti ruvido e dinamico, lasciando spazio anche alle fantasie musicali del frontman che si dirigono verso tematiche elettroniche dream pop. Le undici tracce esprimono sensazioni notevoli dando vita ad una nuova tappa di un percorso che si andrà ad ultimare con il terzo atto.

L’iniziale Avalanche avvia questo lavoro con una sinfonia quasi infantile caratterizzata dalle note spaziali di un synth immerso in un’atmosfera fiabesca. La ritmica si fa poi spazio con grinta, regalando un cambio graffiante e spensierato. Segue il riff polveroso di Empires, con una potente melodia che rimbomba nell’aria. In questo passaggio la voce di Corgan cerca di mantenere un timbro pulito e viene sporcata subito dal basso corposo e dal suono della distorsione portante. Il brano infine si chiude d’impatto con un gioco surreali di seconde voci che ripetono una cantilena stravagante. Lo stile electro wave di Neophyte invece calma le sonorità, portando l’ascoltatore in una vibrazione sentimentale e presenta una dose maggiore di inventiva in quella che è una traccia commerciale e malinconica. Moss apre una breve parentesi industrial, lasciando una sensazione cupa e meccanica, senza mai però esplodere a dovere. Lo stesso discorso vale per Night Waves, con la differenza che qui si prova a ritrovare una luce più morbida, nonostante il tiro ancora troppo complesso e ricercato.

La seconda parte del disco si apre con la carezza leggera di Space Age, una tipica ballad che si lascia andare a un rapporto solido e amorevole. Every Morning è la composizione più lunga dell’album che si traveste di pop per poi innalzarsi in una una cavalcata dance. È sicuramente uno dei brani più riusciti del disco. Le ultime chicche si completano sul pattern frenetico di To the Grays, un’altra canzone orecchiabile, su Beguiled, in cui sembra di tornare finalmente agli albori grunge e martellanti degli esordi. Prima di congedarsi, si atterra sulla visione struggente di The Culling, una sorprendente canzone prog rock, impreziosita dal tocco sensuale in stile Pink Floyd. La chiusura viene affidata a Springtimes, un brano dal tiro acustico sensibile e sognante.

Anche questo secondo atto dell’opera degli Smashing Pumpkins mette in mostra un’indubitabile qualità tecnica e, nonostante il susseguirsi di troppi e rapidi cambi musicali, il risultato è originale e completo.

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