Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Cløudy Skies – Changes

2023 - Argonauta Records
post metal

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Another Dream
2. Nebulous Reflections
3. Currents
4. Echoes Of The Ocean
5. Gleams & Ghosts
6. Stars Still Shine
7. Haze On The way


Web

Sito Ufficiale
Facebook

I Cløudy Skies sono un duo francese composto da Lionel Forest (voce) e Nicolas Simon, i quali si sono avvalsi della collaborazione del batterista Conny Pettersson  per la realizzazione del loro primo LP “Changes“. Alla base di tutto ciò, c’è una collaborazione pregressa ventennale del duo tra due formazioni metal, gli Ambryo (fresca compagine metal-hardcore col coraggio di cantare in francese) e gli Eyes Front North (già più vicini al post-metal) e la volontà di sperimentare territori più meticci, col metal che diviene solo background culturale al servizio di una visione più vicina all’indie e all’ambient, con un risultato finale che loro definiscono come “dreamgaze atmospheric post-metal”.

Stringi stringi, al netto dell’insolita commistione di generi, non c’è altro che quello sforzo che si tenta di fare a partire dalla musica metal, da ormai più di vent’anni, di aprirla a un altro pubblico col rallentamento dei bpm e commistioni melodiche di qualche tipo, cosa riuscita già in forma egregia a Tool, Neurosis, Isis, giusto per scrivere i primi tre che mi vengono in mente, più gli Ulver che sostanzialmente fanno genere a sé. I Cløudy Skies avrebbero buone intenzioni e anche ottima preparazione, sta di fatto che il pezzo di apertura Another Dream possiede quei fondamentali che ci si aspetta per il genere: cambi di ritmo, reminiscenze di vari sottogeneri, in questo caso prevalentemente black metal scandinavo, vocalità differenti e contrapposte. Se la successiva Nebolous Reflections sembra all’altezza della precedente, già sul terzo pezzo Currents si ha la sensazione che qualcosa non stia girando per il verso giusto.

Arrivati alla fine dell’ascolto dei 7 brani presenti, si ha la sensazione che non resti in memoria praticamente nulla. L’effetto-sorpresa è ricercato in maniera fin troppo studiata, si ha l’impressione di ascoltare più passaggi studiati a tavolino che anima, diversamente da quelle che erano le premesse iniziali. I cambi di tonalità continui, che nelle intenzioni dovevano rappresentare il punto di forza del disco, stancano particolarmente generando un sacco di confusione. Proviamo una diagnosi: l’approccio dei Cløudy Skies a questo genere è stato un po’ troppo accademico.

C’è ancora troppo ‘metal’ in questo ‘post’ e non è tanto nella musica, quanto nel cercare di classificare a tavolino quello che si è fatto.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni