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Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs – Land Of Sleeper

2023 - Rocket Recordings
psych rock

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Tracklist

1. Ultimate Hammer

2. Terror's Pillow

3. Big Rig

4. The Weatherman

5. Mr. Medicine

6. Pipe Down!

7. Atlas Stone

8. Ball Lightning


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È vero, nel 2023 le band si abbassano sempre di più alle esigenze del mercato, i pezzi diventano sempre più radiofonici e condensati. Fare un album che sfidi le formule sonore commerciali è una scelta molto coraggiosa e nobile per un artista, ma i Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs con “Land of Sleeper” si sono fatti sfuggire un po’ la mano.

Il problema principale delle otto tracce non è di certo la durata: i nostri cari maiali ci hanno sempre abituati a brani lunghi e questo non è mai stato un problema. Ad esempio, “A66”, brano contenuto nel precedente disco “King of Cowards”, arriva a sfiora i nove minuti ma, ciò nonostante, non permette che l’attenzione di chi ascolta cali neanche per un attimo. Sono i tempi estremamente dilatati e la scarsa dinamica dei pezzi ad affossare completamente “Land of Sleeper” rendendolo estenuante. 

La caratteristica che rendeva i Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs un gruppo unico, ovvero l’equilibrio perfetto tra metal e noise/ rock psichedelico, prendendo un’estrema eleganza dal primo e un’energia disturbante dal secondo, in questo disco si è un po’ persa. I suoni si sbilanciano verso l’heavy metal e, in particolare, verso lo stoner, risentendo dei principali difetti che attualmente affliggono questo genere: un’incapacità di fondersi con altri stili ed un alto rischio di risultare banale e piatto. I brani “salvabili” da questo punto di vista sono Big Rig, Pipe Down! e Ball Lightning che si scrollano leggermente di dosso “l’effetto ‘The Dark Side Of The Moon’”. 

Riguardo i temi, volendoci immaginare la scena musicale inglese come una grande famiglia, i Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs sono i cugini brutti e stravaganti degli Idles: sono sottovalutati dai genitori, ma sono oggettivamente più intelligenti e interessanti del parente viziato con tre lauree. Detto in altri termini, per quanto il giudizio sullo stile di un testo sia abbastanza soggettivo, è evidente come la cura letteraria dei brani della band di Newcastle sia estremamente sottovalutata rispetto a quella di altre band pop. Urla, non degli slogan, ma delle vere e proprie poesie.

Nonostante le “problematiche” sopraelencate, “Land Of Sleeper” può di certo trovare degli apprezzatori tra un pubblico di nicchia, nostalgico del metal anni ’90 che gradirà inevitabilmente la tecnica di questo album. 

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