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Daughter – Stereo Mind Game

2023 - 4AD
indie / dream pop

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Tracklist

1. Intro
2. Be On Your Way
3. Party
4. Dandelion
5. Neptune
6. Swim Back
7. Junkmail
8. Future Lover
9. (Missed Calls)
10. Isolation
11. To Rage
12. Wish I Could Cross The Sea


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Un oceano sofisticato e malinconico prende vita nel nuovo capitolo targato Daughter, band canadese, protagonista della scena indie pop mondiale. La vocalist Elena Tonra si dimostra interprete ed autrice lucida, e a distanza di cinque anni dalla precedente colonna sonora “Music From Before The Storm” del 2017, riaccende un mondo sotterraneo e personale che si tinge d’intimo e va alla ricerca di un legame interiore con il proprio passato. “Stereo Mind Game” è un album dolce e maturo che abbraccia il dolore di una vita ricca di ricordi, rendendo il presente meno difficile e sboccia come un fiore illuminato da una luce intensa e romantica.

Il profondo sospiro iniziale che anticipa l’intro ci fa immergere in un’atmosfera delicata che porta direttamente al primo singolo Be On Your Way, una canzone che narra di un rapporto fatto di amore e scoperta, con la cantante a raccontare di in un incontro risalente all’ultimo periodo vissuto a Londra. Il nuovo stile del gruppo è ben sottolineato da linee vocali incantevoli, a rivelare l’immagine di un percorso electro-wave da brividi, in cui la drum-machine tocca sonorità tanto enormi quanto atmosferiche. Un brano raggiante e stupendo, che avvia al meglio il ritorno della band. A seguire le noti frizzanti di Party, una danzante sinfonia che risale ad un periodo buio e che illustra la rinuncia agli eccessi di una vita che scorre troppo in fretta. La struttura poi si completa con un ritornello gonfio di personalità e di vibrazioni sensuali. In Dandelion troviamo chitarre magiche che brillano accompagnando il passaggio spedito e travolgente della batteria, dando al brano un senso più magnetico e, sul finale, il riverbero amplifica una ritmica ampia e spaziosa. Invece, su Neptune il calore degli ottoni aggiunge un tassello fondamentale al cammino, lasciando la voce morbida stazionare in un’aura accogliente e sensibile, agitando il frastuono ovattato delle percussioni.

Swim Back è una composizione energica, caratterizzata da un giro notevole di basso che si prende tutta la parte principale della canzone e in cui gli accenni vocali emblematici incastrano a dovere il bridge ruvido e misterioso. Il mood cambia sul timbro electro pop di Junkmail, una narrazione calorosa che traduce le emozioni in qualcosa di più tecnico e particolare. La prima parte di questo lavoro si chiude sull’esaltante guizzo sonoro di Future Lover, in stile Portishead, prima di avviare un piccolo monologo in (Missed Call) che presenta un messaggio vocale da decifrare.

L’acustica e struggente Isolation è una canzone in classico stile Daughter, che prende spunto dall’elegante vortice musicale della band, portando l’ascoltatore oltre la disperazione per poi ricucire un attimo di crollo fisico e mentale. Le ultime due canzoni si piazzano nel punto più alto della produzione dell’album: To Rage, una delle tracce più lunghe, racchiude tutta la qualità eccellente del trio canadese, in una sognante connessione con il mondo esterno, illustrando quella rabbia fisica che va oltre il limite. La chiusura è affidata all’insieme di voci infantili e distorte di Wish I Could Cross The Sea, alimentando un bagaglio di effetti sensitivi che danno conforto nei momenti più complicati e, in chiusura, un pianoforte dolce avvolge con la sua bellezza.

Stereo Mind Game” è un disco completo e orecchiabile che riflette sul significato della vita, un luogo solitario in cui i Daughter si mettono a nudo per ritrovare una pace orgogliosa, emotiva e coinvolgente.

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