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Mudhoney – Plastic Eternity

2023 - Sub Pop
garage rock / alternative rock

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Tracklist

1. Souvenir Of My Trip
2. Almost Everything
3. Cascades Of Crap
4. Flush The Fascists
5. Move Under
6. Severed Dreams In The Sleeper Cell
7. Here Comes The Flood
8. Human Stock Capital
9. Tom Herman’s Hermits
10. One Or Two
11. Cry Me An Atmospheric River
12. Plasticity
13. Little Dogs


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I Mudhoney, che per chi non lo sapesse, sono considerati i pionieri della musica grunge nonché gruppo di punta della Sub Pop erano in silenzio radio dal 2018, anno in cui uscì il loro ultimo album “Digital Garbage“. Durante tutto questo tempo abbiamo avuto pochissime notizie da Mark Arm e soci tanto che la band sembrava totalmente scomparsa dai radar.

“Plastic Eternity”, dunque, rappresenta l’attesissimo ritorno di una delle band cardine degli anni ’90. Il disco celebra il 35esimo anniversario sia della nascita della Sub Pop sia dei Mudhoney stessi che hanno registrato quest’ultimo lavoro in soli nove giorni al Crackle & Pop! di Seattle sotto la sapiente produzione del fidato Johnny Sangster. La formula è sempre la stessa: chitarre distorte, quel sapore di garage rock/punk sempre presente e tanta voglia di rivoluzione.

Souvenir On My Trip apre l’ultima fatica del gruppo che, come detto, non deraglia affatto dal binario già percorso precedentemente dalla band ma affina ciò che di buono c’era negli ultimi lavori. Si prosegue poi con il singolo Almost Everything, una cavalcata rock riuscitissima che, racconta il frontman Mark Arm, era un brano rimasto nel dispositivo di registrazione del loro studio e che è stato poi ripescato in occasione del nuovo lavoro. All’interno di “Plastic Eternity” ci sono moltissimi altri brani più o meno riusciti, alcuni decisamente politici come Flush The Fascist o Human Stock Capital e altri dal piglio ecologico come Plasticity.  Le tredici tracce, dunque, scorrono via veloci e si lasciano ascoltare piacevolmente, ma chi si aspetta innovazione o una pietra miliare potrebbe rimanere facilmente deluso.

La formula, come detto in precedenza, è stata già ampliamente sfruttata. Il senso della nuova fatica dei Mudhoney è proprio l’auto-celebrazione stessa di Arm, Turner e soci. L’album è senza ombra di dubbio un more of the same che sa volutamente di vecchio.

Plastic Eternity è sicuramente un buon disco e, in conclusione, convincerà i fan del genere: la grinta e la vena punk del gruppo rimane, ma si è persa per strada la valenza stessa del genere che ormai saturo dopo anni e anni di uscite si accinge a spegnersi così come forse è giusto che sia.

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