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Xylouris White – The Forest in Me

2023 - Drag City
experimental

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Tracklist

1. Second Sister
2. Latin White
3. Seeing the Everyday
4. Missing Heart
5. Tails of Time
6. Night Club
7. Forest In Me
8. Red Wine
9. Underworld
10. Witnessed By Angels
11. Memories and Souvenirs
12. Long Doll


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Gli Xylouris White nascono dalla collaborazione artistica tra due musicisti di rilievo sulla scena mondiale come il cantante e polistrumentista George Xylouris e il batterista Jim White, artista geniale che in passato diede il suo contributo musicale anche alla band australiana Dirty Three. Nelle loro vorticose strutture prende vita un meccanismo sperimentale dai risvolti eccellenti che, già a partire dal disco d’esordio “Goats” si sono assestati su sonorità che vanno dal free jazz al post-rock in un vortice strumentale sempre da brividi.

In questo nuovo e intimo lavoro dal titolo “The Forest In Me”, il quinto della loro carriera, l’impressionismo emotivo si sdraia sul tappeto sonoro steso dai due musicisti, creando atmosfere e suoni magici, caratterizzati tutti da una forte attitudine sperimentale.

Un accenno di percussioni interrotte e irregolari da il via all’iniziale brano di apertura Second Sister, con un giro di chitarra sgangherato e la vibrazione calda del basso che si unisce alla seguente Latin White su di un giro martellante e delirante che crea una festa suggestiva in un orizzonte simile a una leggenda popolare. Qui la batteria scandisce il suo tempo frizzante chiudendosi all’improvviso. Dopo le prime due tracce, ecco la prima canzone malinconica del disco: Seeing the Everyday, un brano surreale che gioca sul tempo cosmico del giro acustico e sui tocchi morbidi della batteria, seguendo un’armonia leggera. Missing Heart e Tails of Time sono invece dei sensibili passaggi orchestrali con cui il duo intraprende un cammino dai tratti sia astrali che interiori, abbandonando la mente in una foresta fangosa.

Sulle note distorte e inquietanti di Night Club il percorso continua amorfo e grottesco, fino ad abbracciare una sensazione di oscurità nella title-track. A seguire tocchiamo il punto più alto e enigmatico di questo lavoro, con la traccia più completa del lavoro, Red Wine. È una composizione che presenta un tentacolare passaggio sensuale che descrive a pieno i periodi di isolamento che hanno segnato ognuno di noi. Underworld è un’opera che prende una piega misteriosa, stravolgendo l’ascolto ma cattura l’attenzione con il suo timbro prezioso. Prima di concludere ci soffermiamo sui tre brani conclusivi. Witnessed By Angels è una traccia storta e dissonante, mentre Memories and Souvenirs è la più lunga dell’album, adatta a cavalcare un’onda delirante e disturbante. La fine viene affidata alla breve sinfonia di Long Doll, con un tiro straniante e country.

The Forest In Me” è un album decisamente difficile da comprendere e che necessita di vari ascolti attenti. Nonostante questo, il duo ritorna sulle scene con un’ennesima perla stravagante e importante.

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