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Lael Neale – Star Eaters Delight

2023 - Sub Pop Records
lo-fi / songwriting

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Tracklist

1. I Am the River
2. If I Had No Wings
3. Faster Than the Medicine
4. In Verona
5. Must be Tears
6. No Holds Barred
7. Return to Me Now
8. Lead Me Blind


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Due anni fa, con “Acquainted With Night”, Lael Neale si fece notare al suo secondo disco per un interessante cantautorato lo-fi, basato totalmente sull’uso dell’omnichord per la produzione delle basi ed in generale su un approccio DIY e vagamente retrò, anche nei videoclip, accompagnata dal chitarrista-factotum Guy Blakeslee. Con “Star Eaters Delight”, Lael riprova con la stessa strategia su otto nuove tracce, della serie squadra che vince non si cambia.

Produrre musica lo-fi con questo schema è qualcosa di abbastanza semplice, come è estremamente complicato farlo in maniera convincente. La storia della musica è piena di artisti o band che hanno ‘stancato’ in fretta ripetendosi in forma uguale. Il disco della cantautrice della Virginia, prodotta da un’etichetta importante come la Sub Pop, non è affatto scevro da questi rischi, ma Neale se la cava tutto sommato bene, riservando ancora pezzi interessanti per quest’ultima prova.

A partire dal primo pezzo e singolo I Am The River, catchy sin dal primo ascolto perché ben riuscito nella resa finale; anche Faster Than The Medicine suona bene, in entrambi i casi aiuta una buona spinta di chitarra suonata in modalità darkwave. In Verona invece è un giro di tastiera che ci trascina in otto minuti di piacevole ipnosi nel mondo della tragedia di William Shakespeare. Must Be Tears e Love Blurred sembrano frutti di idee rubate rispettivamente a John Cale e Lou Reed in un momento di buona ispirazione. Il resto però sa da riempitivo, a cominciare dall’eccessivamente languida Return To Me Now che sa molto di tentativo di variazione su What’s Going On.

Lael Neale sa indubbiamente cavarsela con una buona scrittura, ma sulla lunga distanza il rischio di passare per una delle tante col chitarrino risulta abbastanza concreto.

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