Baustelle – Elvis

Ad oggi il cuore pulsante dei Baustelle, gruppo nato a Montepulciano nel 1996, è rappresentato dal trio Francesco Bianconi (voce, chitarre, synth, organo), Rachele Bastreghi (voce, synth, piano elettrico, clavinet, organo, percussioni) e Claudio Brasini (chitarre). Il loro celebre debutto “Sussidiario illustrato della giovinezza” è stato pubblicato più di vent’anni fa ed è considerato il loro album gioiello.

Dopo i due singoli Contro il mondo e Milano è la metafora dell’amore è finalmente uscito “Elvis” il nuovo lavoro della band pubblicato il 14 aprile a cura dell’etichetta discografica BMG Italy. La copertina, realizzata dal fotografo di moda Marco Cella con la direzione artistica di Gian Luca Fracassi, ritrae in uno scatto essenziale e in bianco e nero il mezzo busto di Francesco Bianconi, da sempre mente e guida del progetto. 

Dal punto di vista del sound, in “Elvis” emerge la volontà di tornare ad una forma più suonata, più diretta e più rock. I brani stessi sono nati da vere e proprie jam session con altri musicisti in sala prove. Ci sono più chitarre (Los Angeles), più fiati (Betabloccanti cimiteriali blues) e perfino un coro gospel (Andiamo ai rave). Nel repertorio dei Baustelle era facile imbattersi in testi che avessero un occhio di riguardo per la figura del perdente ed anche in questo caso il tema è ricorrente. Ad esempio, il titolo scelto per questo disco è un chiaro tributo a chi del rock è stato il Re, ma anche metafora perfetta della caduta dell’uomo. 

Le canzoni dei Baustelle raccontano il presente e la realtà, e ciò avviene in modo lampante anche in “Elvis”. Attraverso la sua raffinata poetica, Bianconi – il suo timbro riconoscibile si fonde in modo armonico con l’intensa vocalità della collega Bastreghi come accade nel bellissimo componimento La nostra vita – affronta la contemporaneità, la giovinezza, l’amore, la guerra, la politica, la violenza, la paura del futuro, le diversità e il misticismo.

“Ma scappare verso dove non si sa, tanto non c’è via di scampo” intona il cantante in Los Angeles e ancora “Essere contro il mondo e invece averlo addosso” si ascolta in Contro il mondo. “Ma si guarda nello specchio e capisce di esser sola nel mondo/ Quelle stronze delle amiche hanno le foto e profili superstar” è il verso che spunta nella prima traccia dell’album Andiamo ai rave. Toccante l’interpretazione della vocalist Rachele in Cuore quando canta: “Il mondo era cattivo come sempre/ Tuttavia provavi ad abbracciarlo/C’erano le tasse da pagare/ E il lunario da sbarcare”. 

I Baustelle, dopo una pausa di cinque anni, sono tornati ed hanno dimostrato con “Elvis” che la formula della sincerità – “In fondo sono solo un uomo / Perduto nell’oscurità” – è più importante di tutto, anche dell’essere rock, glam o superstar.