Petrolio – Respira

Petrolio torna a stupirmi con questo suo nuovo album intitolato “Respira“, componimento carico di ripetizioni elettroniche che creano un senso claustrofobico angosciante, nato da una collaborazione con AkAb, in arte Gabriele Di Benedetto, per il quale il musicista ha lavorato al suono per il cortometraggio all’interno del “Film Fantasma” prodotto da Carboluce.

Un sibilo scricchiolante e cupo sembra essere la trama di tutto questo lavoro. Molto interessante il trapelare dal magma elettrificato di suoni umani quali il respiro, qualche oggetto, una chitarra, delle voci che accompagnano l’ascolto in un’opprimente tristezza facendola divenire a tratti celestiale. L’intervento del pianoforte in Saturno nel cancro impone una legge di tempo sul finale della traccia e ci indirizza verso un nuovo cambio di prospettiva, sempre cupa ma più desolante che triste e la quale ci porta verso la metà dell’album in una lenta corsa verso una scappatoia dove, nella traccia finale il vocabolo “Respira!” subentra come una sorta di sveglia verso la dipartita da questo mood generato dal musicista.

Questo ultimo prodotto di Petrolio è composto da 6 tracce, accompagnate dal vivo da video. Durante il live i brani sono percepibili come spezzati di vita collegati tra loro, nel solo ascolto invece il mio cervello li riceve come sei stanze differenti ma comunque connesse. È un concept album umorale, molto interessante per come sono suddivisi i titoli delle tracce, il loro divenire e il rimando ad una copertina a mo’ di libro giallo.

Lo definirei dunque un esperimento sonoro ben collaudato di libro musicale che consiglio di leggere con molta attenzione, non adatto a persone facilmente suscettibili.