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SHRVL – Limbus

2023 - Pelagic Records
dark ambient

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Tracklist

1. Response
2. Remission
3. Relapse
4. Recovery
5. Recurrence


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SHRVL è il side project pesante e oscuro del tastierista Peter Voigtmann, geniale musicista in forze nella band post-metal The Ocean. Il nome suggestivo prende spunto dal primo disturbo mentale e depressivo con il quale l’artista esprime un immagine ben distinta della realtà. Le sonorità viaggiano verso emisferi particolari, attraversando uno scenario lucido e elettronico, atto a creare una profondità ambient e autentica. In questo album d’esordio “Limbus”, prodotto dalla solida etichetta tedesca Pelagic Records, si accede a un percorso minaccioso e potente, in cui il lunare vortice di synth abbraccia un tassello fondamentale e originale, completando un importante involucro sonoro.

Response è il brano di apertura che, con una vibrazione dal tono oscuro e un pianoforte che arriva da lontano, lascia addosso una sensazione di abbandono, seguita dal balzo pesante della drum-machine che colora un’immagine sbiadita e senza vita, il tocco sensazionale del synth infine aggancia un’emozione ruvida a una melodia scorrevole e ossessiva. Segue il passaggio sospeso e riflessivo di Remission, canzone spaziale che risveglia da un lungo sonno surreale, il tempo dissonante della batteria in stile Massive Attack va a incastrarsi su un segnale leggero come un tintinnio di campane, fino a chiudersi in un tema più aggressivo e travolgente. Relapse invece è una traccia ampia, che racchiude in sé un senso di inquietudine. La sfumatura calorosa del pattern elettronico ci introduce in un emisfero lucente e narrativo che funge da medicina a un percorso armonioso e dormiente.

Ci avviciniamo all’atto finale, ma prima la soffocante introduzione in Recovery mette in mostra uno dei brani più belli del disco, con un pianoforte malinconico e di grande qualità che ci cattura in un vorticoso limbo magico e sensuale. L’album si arresta sulle note nascoste di Recurrence, una suite lunga e monumentale, che si apre con una atmosfera terapeutica per poi lanciarsi in un’odissea enorme e sofisticata. Qui Peter racchiude tutte le sfumature necessarie, per una lineare composizione vintage che come una morbida carezza ci culla al sicuro.

Limbus” è un esperimento prezioso che raccoglie diverse fasi di questo trattamento, raccontando passo dopo passo una convivenza difficile che l’artista ha vissuto sulla propria pelle.

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