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Studio Murena – WadiruM

2023 - Virgin Music LAS
alternative rap / jazzcore

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Tracklist

1. Mirago
2. WadiruM
3. Mon Ami
4. Origami (feat. Laila Al Habash)
5. Sull’amore e altre oscure questioni (feat. Ghemon)
6. Psycore (feat. Enrico Gabrielli)
7. Oasi skit
8. Illusioni e Astrattismi (feat. Paolo Fresu)
9. Oasi
10. Specchi (feat. Arya)
11. Butterbean
12. Marionette (feat. Danno)
13. Corri!


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Studio Murena è un progetto che nasce nel 2018, presentandosi con “Crunchy Bites”, un disco strumentale fatto di tante piccole chicche sonore in bilico tra musica acustica ed elettronica. Niente che lasci intravedere la svolta del 2020, quando il quintetto milanese incrocia le strade con l’MC LorenzoCarma Carminati, dando alle stampe l’anno successivo “Studio Murena”, quello che può essere definito il loro reale disco d’esordio, nonché una delle cose più interessanti ed innovative prodotte in Italia negli ultimi anni. 

Il “rap suonato” tutto sommato non è una novità, e almeno da noi funziona molto bene a livello commerciale, visti i successi immediati e duraturi di Caparezza e Willie Peyote. Ma con Studio Murena andiamo in una direzione diversa: non abbiamo solo una band che ben suona a favore di un MC, ma un concreto crossover di generi nel quale è il flow di Carma a contaminarsi col jazzcore. E così l’anima rap, che prende le mosse dalla old school anni ’90, ne esce rinnovata cercando nuove e interessanti modalità per coordinarsi coi tempi dispari.

Di diverso questo “WadiruM” rispetto al precedente ha chiaramente la preparazione: la Virgin ha messo le mani sul loro talento e ha messo al loro fianco Tommaso Colliva alla produzione, che si presenta da solo. In più il disco è pieno zeppo di featuring di peso, in parte grazie alla casa discografica, ma soprattutto per la rete di contatti e alla stima che si sono guadagnati in questi due anni da artisti più noti e quotati, a partire da Ghemon. 

I testi di Carma nei primi pezzi sono abbastanza maleducati da attirare l’attenzione dell’ascoltatore. La title-track è un pezzo allineato senza indecisioni (“Ho la testa pesante, pensante non credo alle bullshits / paese di fasci tu bruciali tutti, bro!“), sulla successiva Mon Ami aggredisce con turpiloquio alcuni consigli salutisti. Su Origami c’è spazio per il primo featuing femminile, un vero pezzo soul col ritornello in mano a Laila Al Habash; ci ripeteremo più avanti in Specchi con Arya, a suo agio tra il jazz e l’r&b. 

Nei momenti più ispirati l’intensità che riesce a dare la band influenza anche il mood vocale. Uno dei migliori esempi in questo è il pezzo con Ghemon, Sull’amore e altre oscure questioni, dove l’ipnotica irregolarità dei ritmi permette a entrambi gli Mc di trasmettere tutta la tensione che hanno in mente, per poi lasciar spazio alla musica in un’inattesa coda drum’n’bass. Notevole anche il momento con Enrico Gabrielli al sassofono, la jungle metropolitana Psycore, che grida “Milano!” da ogni cassa, molto meglio di come lo faccia espressamente Carma fin troppe volte nei restanti brani, non bastasse l’inconfondibile accento. 

Altri feature funzionano un po’ meno, Illusioni e Astrattismi con Paolo Fresu e Marionette con Danno del Colle del Fomento appagano le due anime della band ma non vanno molto oltre l’esercizio stilistico. Molto meglio i momenti musicalmente più sperimentali, anche perché è lì che Carma dà il meglio. “Bevi più acqua!” ripete sommessamente e compulsivamente durante la malinconica Oasi. In Corri!  La musica spinge e poi va improvvisamente al rallentatore, e lui indefesso sta al passo fino al finale conciliante, che stranamente ricorda quello di Closer dei Nine Inch Nails.

Studio Murena dà un’importante lezione a tutto il panorama musicale italiano, che in tempi recenti avevano colto anche gli Zu: il jazz è una miniera che dev’essere ancora sfruttata a dovere. Preso da solo può risultare ostico, ma nel momento in cui viene contaminato i risvolti possono risultare imprevedibilmente gradevoli. Se dobbiamo puntare su una next big thing in Italia da qui a un anno, la combo milanese godrebbe dei favori del pronostico: sta a loro continuare a essere credibili e convincenti ora, facendosi conoscere sempre più dal vivo in Italia e perché no, anche all’estero.

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