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Bell Witch – Future’s Shadow Part 1: the Clandestine Gate

2023 - Profound Lore
experimental doom / funeral doom / post rock

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Tracklist

1. The Clandestine Gate


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Arrivo in ritardo con questa band, avendo bypassato le precedenti uscite, finendo per ascoltarli per la prima volta grazie a questo nuovo parto: sono un duo, uno al basso, voce e synth, l’altro alla batteria, synth, organo e voce. Hanno all’attivo un paio di album, tra cui spicca per importanza, a quanto mi sembra d’aver capito, il precedente “Mirror Reaper” (rimedierò la mia mancanza, non preoccupatevi), e suonano un funeral doom con innesti post-metal, scorribande ambient e drone, tutto condito da una grandeur quasi sinfonica anche se prettamente minimale nel risultato finale.

Questo nuovo parto, primo di una trilogia che verrà completata negli anni a venire, si presenta in un formato quantomeno intimorente: 1 ora e 23 minuti di musica, una sola traccia. Detta cosi, potrebbe far indietreggiare anche il più attempato degli ascoltatori di lentezze abissali, ma vi giuro, che il risultato finale è quanto di più scorrevole, avvolgente, emozionante, bello mi sia capitato di ascoltare in questo genere da qualche anno a questa parte. Stranamente melodico al punto giusto, straniante nella sua magnificenza, seppur creato da un duo, dal non uso della chitarra (fantastica la tecnica utilizzata dal bassista cantante per sopperire alla mancanza della sei corde), trova la sua forza nel perpetuo alternarsi (l’album parla proprio dell’eterno ritorno) di pieni e vuoti, di voci salmodiante e cupi growl dall’oltretomba, parti in punta di corda, vuoti siderali e ascese verso gli empirei più nascosti dell’anima.

Si è capito che siamo vicini al capolavoro, cosa che si potrà denotare solo alla conclusione della suddetta trilogia, ma che questo primo passo va ad aprire nel migliore dei modi.

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