1. Bluish
2. All We Ever
3. Get Over U
4. Only U
5. Doom Singer
6. Screensaver
7. First Place
8. My Beauty
9. Cosmic Leash
10. Statue Song
“Doom Singer”, uscito il 4 agosto 2023 per Polyvinyl Records, è il nuovo album del musicista americano Chris Farren, scritto e registrato con la partecipazione del batterista Frankie Impastato.
Classe 1986, Chris Farren è un nome conosciuto della scena musicale indie rock della Florida meridionale. Musicalmente attivo dal 2005, ha pubblicato diversi album con le band Fake Problems e Antarctigo Vespucci, oltre ad alcune pubblicazioni soliste. Tra queste meritano una menzione “Can’t Die” (2016), “Born Hot” (2019) e “Death Don’t Wait (Original Motion Picture Soundtrack)” (2022), questi ultimi due pubblicati anch’essi da Polyvinyl Records. Sia da solista sia come membro di una band, Farren mostra, nella musica ma soprattutto nei videoclip, una personalità fortemente autoironica, che molte persone possono trovare simpatica.
“Doom Singer”, lungo poco più di mezz’ora, non è niente di particolarmente innovativo dal punto di vista strettamente musicale. Il cantautore propone a chi ascolta un indie pop/rock di facile ascolto con melodie estremamente catchy, con qualche vaga influenza pop punk e shoegaze qua e là. Il primo ricordo che salta in mente a chi si imbatte in Chris Farren sono le colonne sonore delle classiche sitcom americane degli anni 2000 e dei primi anni 2010 – si pensi alle sigle dei vari “Friends”, “The Big Bang Theory”, “How I Met Your Mother” ecc.
I testi di “Doom Singer” sono permeati prevalentemente da un senso di malessere e di smarrimento davanti a quelle che sono normali situazioni della vita. Farren parla delle relazioni fallite (Get Over U) o in via di fallimento (i tre singoli Bluish, First Place, Cosmic Leash), della nostalgia per il passato (All We Ever), della paura di buttarsi (Screensaver), dell’invecchiamento (My Beauty), dell’addio di un genitore (Statue Song). Il testo più curioso è senza dubbio quello della title-track, posta a metà album, una canzone musicalmente allegra che dipinge una quotidianità destinata a venir spazzata via da eventi apocalittici.
“Doom Singer” non è certo un capolavoro, né tantomeno un’opera unica nel suo genere. Tuttavia, la sua brevità, il suo sound anni ’90 e inizi Duemila, la facilità con cui ci si immedesima nelle situazioni descritte e la personalità autoironica di Chris Farren lo rendono un ascolto gradevole per il pubblico dell’indie rock.