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Buck Meek – Haunted Mountain

2023 - 4AD
folk / country

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Tracklist

1. Mood Ring
2. Haunted Mountain
3. Paradise
4. Cyclades
5. Secret Side
6. Didn’t Know You Then
7. Undae Dunes
8. Where You’re Coming From
9. Lullabies
10. Lagrimas
11. The Rainbow


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Potremmo parlare a lungo delle proposte più recenti della scena folk, spesso affacciatesi negli ultimi anni in un contesto musicale diventato quanto mai multiforme, sempre più a stretto contatto con realtà musicali come l’alternative rock o il pop, ma al tempo stesso importante punto di riferimento per l’intraprendenza di numerosi artisti, pronti a percorrere il cammino della propria indipendenza: guanto di sfida prontamente raccolto da Buck Meek, chitarra solista dei Big Thief. 

Il 25 agosto è uscito “Haunted Mountain“, quarto disco da solista e primo per la 4AD. Nel 2014 erano stati pubblicati i primi due EP, a-sides e b-sides, insieme alla frontman Adrianne Lenker, nonché moglie di Meek fino al 2018. Dopo due capitoli successivi, “Buck Meek” e “Two Saviors“, arriva il più intimista e “spirituale” “Haunted Mountain“, un piacevole misto di country-folk con il quale l’autore sviscera i temi dell’amore e dell’anima alla ricerca della sua completezza. Tutto molto sixties and hippies potremmo dire in formula, un concept musicale che corre contro i venti di leggerezza proposti solitamente dal mercato estivo e invita l’ascoltatore a cercarsi nella propria curiosità.

Una ricerca di amore e di pienezza che trascende i concetti più ricorrenti legati alle affinità d’anima (i quali sono comunque presenti) e punta l’attenzione verso il rapporto del singolo con la natura, una riscoperta che nel 2023 non può che riguardare tutti noi. Natura che è stata sempre presente nella creazione del disco: Serra Da Estrela in Portogallo, l’Isola di Milos nelle Cicladi, la Valle Onsernone nelle Alpi Svizzere, le catene montuose di Santa Monica in California, tutti luoghi protagonisti del processo di scrittura dei brani. Menzioni importanti non possono non includere quelle riguardanti collaboratori come la cantautrice folk Jolie Holland, texana come Meek, la quale ha dato il suo contributo alla stesura di ben cinque testi della tracklist definitiva tra cui la stessa che dà il titolo al lavoro, una delle sue punte di diamante.

All’interno di questo viaggio di ben undici brani troviamo numerose forme di amore verso la realtà e momenti musicali sorprendenti come Paradise, la quale sembra ripercorrere musicalmente i passi dei primi Velvet Underground, o la dolce Didn’t Know You Then, con il suo riavvolgere il piacere del ricordo e al tempo stesso manifestare consapevolezza verso quella storia d’amore che ancora riesce a dare nuovi e piacevoli momenti di romanticismo senza tempo. Chitarre acustiche profondamente eloquenti sono affiancate da suoni elettrici che richiamano in echi lontani la tradizione rock più recente senza però snaturare niente della leggerezza tipica del genere, mentre l’uso di pedal steel e tastiere sapientemente orchestrate conferiscono la giusta cornice ad un quadro musicale coerente, merito della produzione del curioso Matt Davidson.

Questo e molto altro è contenuto nell’intimo ed essenziale viaggio proposto da Buck Meek; voce originale di un folk contemporaneo, un occhio attento a trasmettere forti messaggi del nostro tempo, un ascolto da mettere assolutamente in lista.

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