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Brujeria – Esto Es Brujeria

2023 - Nuclear Blast
extreme metal

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Tracklist

1. Esto Es Brujeria
2. El Patrón Del Reventón
3. Estado Profundo
4. Bruja Encabronada
5. G-A-K
6. Tu Vida Loca
7. Mexorcista
8. Bestia De La Muerte
9. Políticamente Correctos
10. Mochado
11. Perdido En El Espacio
12. Odio Que Amo
13. Testamento 3.0
14. Covid-666
15. Lord Nazi Ruso
16. Cocaína


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Fedeli alla linea. CCCP? Nemmeno per scherzo, quelli hanno tradito. Brujeria. In giro da fine anni ’80 e pronti ad avvelenare qualsiasi pozzo si trovi sul loro cammino. Più che un gruppo una comunità di psicotici (arrivati da ogni dove, Fear Factory, Faith No More, Static-X, Napalm Death, Carcass e la lista è solo a metà) dalla lingua ben più che sciolta, capaci di tirar fuori tematiche laide oltre ogni limite umano, e maestri nell’arte dell’equilibrio tra serietà estrema e la sua controparte auto(e non)ironica, oltre che un peso politico di una certa entità. E sono ancora qui. Nessuno può fermarli, si fanno strada a colpi di machete.

Pugno alzato che poi finisce dritto in bocca a quale che sia l’avversario, con “Esto Es Brujeria” tengono viva la macchina rimasta ferma per 16 anni, tanti ne sono passati dal mostruoso “Brujerizmo” fino al ritorno dalla tomba “Pocho Aztlan”, una macchina ancora una volta brutale e oltranzista. Materia grindcore per schizzati completi, nel mirino chiunque da Trump e Putin, in mezzo le lingue pulite del politicamente corretto (cui viene promesso il peggio del peggio, altro che la gogna, la forca!), restano vivi come zombie pericolosi a macinare rifferama mortale. Il tandem bassaro Hongo/Shane EmburyEl Cynico/Jeff Walker tiene alta la bandiera della mattanza ritmica, con distorsioni brandite come lunghe lame arrugginite, tutta la ferocia si abbatta come giudizio tutt’altro che divino, pure quando, come nella title track appaiono come per magia (nera) fiati dal sapor, ovviamente, mexicano, per sottolineare il punto, lo scontato che diventa marchio di fabbrica, un marchio d’infamia bestiale, satanica, comunista, drogata, bellissima.

Anche quando il ritmo rallenta rasentando il sabba più lordo e oscuro la follia non arretra, anzi, peggiora (il viaggio allucinante di Peridido en el Espacio è letalmente ipnotico), picchiando sotto la cintura dei malcapitati, il suono gratta ferale la superficie, esaltando le grida oscene di Juan Brujo, spalleggiato dal solito team di macellai, fuoco di fila a firma Fantasma, Sangrón, Pinche Peach e la new entry La Encabronada (chi ha visto “Orange is the New Black” la conoscerà come Maria Ruiz, o anche Jessica Pimentel) che battezza e viene battezzata nel fuoco di Bruja Encabronada, entrando in scena con un calcio volante sulle gengive.

Ancora una volta Brujeria significa grindcore, non solo come genere ma proprio come stile di vita. Maledetti cabrones del mio cuore.

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