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Liquami – Liquami

2023 - To Lose La Track / La Tempesta Dischi
new wave / post punk / alternative

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Tracklist

1. Prodotto tipico
2. Oh pinolo
3. Sale in zucca
4. Una volpe, una lince, degli elefanti
5. Le verdure fanno bene
6. Dormon le case
7. Giovedì al fiume
8. Una cosa importante
9. Traccia fantasma


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Liquami è un gruppo nato quest’anno. Le persone che lo compongono le conosciamo tutti. Suonano da decenni, da quando erano piccole. In gruppi famosi o da sole, per etichette conosciute, girando l’Italia nei posti giusti. Non sto ad elencare chi siano e dove suonino o abbiano suonato, non sto descrivendo un volantino hardcore degli anni 2000. Nella vita fanno altro, ma anche questo altro ha sempre a che vedere con la musica, o con la produzione di essa. 

Il loro primo disco si intitola “Liquami” ed esce per To Lose la Track e La Tempesta Dischi in un formato che più che un formato è una modalità: si tratta infatti di un compact disc contenente nove tracce (di cui una bonus, con la partecipazione di un redivivo Pufuleti) assemblato in una fanzine di illustrazioni, fotografie della band, fumetti e columns di più di cinquanta pagine. Musica, quindi, ma anche contorno sociale e artistico. 

Ascoltando “Liquami”, la cosa che mi ha colpito sin dal primo momento credo sia la mancanza di urgenza nel comunicare da parte della band. Ogni gruppo, dal neonato terzetto grindcore pre-universitario al rodato ensemble ska, ormai, vuole comunicare qualcosa, vuole lasciare un messaggio nell’ascoltatore, in modo da far parlare di sé, in positivo o negativo. L’importanza del concetto non è come lo si comunichi, ma come esso venga recepito. Se ascoltiamo brani come Sale in zucca, invece, una paurosa cantilena al limite dell’esoterico, ne rimaniamo impassibili, siamo accolti dalla sua instabilità, e più che giudicare o meno il messaggio, trasecoliamo. Le verdure fanno bene e Giovedì al fiume “lasciano lì”, nelle loro melodie stonate e puerili. Non spingono, non vogliono prevalere. Credo risieda in questo, la potenza di questo esordio musicale. Neofolk, Codeine, Dead Can Dance, filastrocche fatte per un carillon. Il disco giusto per l’autunno, che speriamo arrivi freddo e scortese. Nonostante l’estate con le trombe d’aria e i bonus facciata che non si sa quanto durano ancora.

Se i Liquami andranno avanti con altri dischi e altri concerti, dopo quelli che porteranno in giro il loro esordio, non si sa. Potrebbe anche bastare così. Sono persone adulte, abitano in parti d’Italia abbastanza distanti tra loro, avranno pur delle case a cui badare, dei conti da fare su fogli excel condivisi. 

L’importante, però, è che ci siano stati. 

Una cosa importante è una canzone incredibile.

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