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Green Day – Dookie (30th Anniversary Deluxe Edition)

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Cacca, Cacca Liquida, altresì. Ma poi si è deciso di non aggettivare e lasciare solo il sostantivo. Cacca

Declinato all’Italia, per quanto sia difficile tradurre letteralmente da un altro idioma, sarebbe andata all’incirca così, con l’album dei Green Day: Dookie. Liquid Dookie. Meglio solo “Dookie”, alla fine. Con qualche spallata da parte di Nirvana, Radiohead e Björk, semplicemente, l’album più influente degli anni ‘90, nell’opinione di chi scrive. Immediato, veloce, sfacciato. Punk. 

Quel punk, quello là, quello lontano nel tempo, è per molti sepolto dal 1979, definitivamente, nell’anno in cui i Clash pubblicarono “London Calling” e in cui morì Sid Vicious. Questo punk, che nel riflusso dei ‘90 è riflesso, ne mantiene l’essenza rock’n’roll, la velocità, anche se non del tutto, le tematiche politiche, idem come sopra, leva quasi del tutto il nichilismo (ché sennò abbiam già visto nei ‘70 come va a finire) ma soprattutto mette maggiormente a fuoco la melodia e ne aggiorna il suono in produzione, accendendo i colori degli strumenti, che restan comunque sempre i soliti tre.  

Terzo album dei Green Day, e primo per una major, “Dookie” compie oggi trent’anni, dopo oltre venti milioni di dischi venduti in tutto il mondo, pochissimi acciacchi e somigliando ancora molto ai Green Day di oggi. O viceversa. I doni da scartare, coi quali i fan potranno festeggiare questa ricorrenza, sono molti e altrettanta la musica: una edizione in download digitale e streaming in ogni dove, oppure un vinile singolo stampato in celeste, oppure un cofanetto composto da 4 CD in edizione limitata, oppure uno da 6 vinili anch’esso in edizione limitata, oppure infine un’edizione speciale (quante limitazioni, quante specialità!), disponibile sul sito ufficiale della band, con i 6 vinili stampati in diverse sfumature di marrone – rileggi la prima parola di questa recensione per maggior chiarezza. 

Insieme con l’edizione in vinile si trova diversa oggettistica griffata “Dookie”: n. 1 aeroplanino di carta, n. 1 litografia della copertina in bianco e nero, n.1 manifesto con una versione alternativa della copertina, n. 5 bottoni, n. 1 cartolina, n. 1 sticker per auto, n. 3 magneti, n. 1 deodorante per l’ambiente, n. 1 rotoli di sacchetti per deiezioni canine (e no, non lo sto facendo apposta a tornare sempre lì) più un libretto di 36 pagine. N. 2 adesivi, stessi bottoni, stesso deo ambiente, n. 1 magnete e il libretto, stavolta di 48 pagine ma solo perché di un formato più piccolo dovuto alle dimensioni del supporto audio, per il cofanetto CD. Rob Cavallo, produttore, di “Dookie” e di tutto ciò che i Green Day hanno inciso fino al 2012, apre entrambe le edizioni con parole scritte per l’occasione. 

Ma la musica? Giusto. Quella, che è la stessa per tutti i cofanetti, si snocciola in quasi tre versioni dell’album: quella che conosciamo già, per intero, alcune demo registrate su un 4 tracce e le cassette demo, di miglior qualità, con diversi brani poi non inclusi nella tracklist, all’uscita dell’album. Sarà uno shock, per qualcuno, scoprire che Basket Case, in origine, avesse un testo completamente diverso – e che bello sarebbe radunarle tutte, le canzoni della storia della musica incise malamente con un testo provvisorio, come la Scrambled Eggs dei Beatles, poi diventata Yesterday.

Altra musica, dallo studio: Tired of Waiting for You, a ribadire quanto i Kinks abbiano avuto influenza su tanta musica arrivata dopo; Walking the Dog, di Rufus Thomas, canzone R&B di grande fama. Billy Joe Armstrong ha sempre ascoltato ottima musica, per nostra fortuna. Altra musica, questa volta dal vivo: il concerto a Woodstock del 1994, uscito in precedenza solo per un Record Store Day in edizione limitata e in vinile, e uno show dello stesso anno, in un club di Barcellona.

Una festa, insomma, per molta Generazione X e Millenials, l’occasione per ascoltare ancora quelle canzoni e per ascoltarne altre per la prima volta, dei tanti inediti presenti. Per constatare ancora, se ce ne fosse bisogno, che rispetto a “Dookie” c’è un prima e c’è un dopo.

  1. Burnout
  2. Having A Blast
  3. Chump
  4. Longview
  5. Welcome To Paradise
  6. Pulling Teeth
  7. Basket Case
  8. She
  9. Sassafras Roots
  10. When I Come Around
  11. Coming Clean
  12. Emenius Sleepus
  13. In The End
  14. F.O.D.
  15. All By Myself
  16. Burnout (4-Track Demo)
  17. Chump (4-Track Demo)
  18. Pulling Teeth (4-Track (4-Track Demo))
  19. Basket Case (4-Track Demo)
  20. She (4-Track Demo)
  21. Sassafras Rotos (4-Track Demo)
  22. When I Come Around (4-Track Demo)
  23. In The End (4-Track Demo)
  24. F.O.D. (4-Track Demo)
  25. When It’s Time (4-Track Demo)
  26. When I Come Around (Cassette Demo)
  27. Basket Case (Cassette Demo)
  28. Longview (Cassette Demo)
  29. Burnout (Cassette Demo)
  30. Haushinka (Cassette Demo)
  31. J.A.R. (Jason Andrew Relva) (Cassette Demo)
  32. Having A Blast (Cassette Demo)
  33. Christie Rd. (Outtake)
  34. 409 In Your Cofeemaker (Outtake)
  35. J.A.R. (Jason Andrew Relva) (Outtake)
  36. On The Wagon (Outtake)
  37. Tired Of Waiting For You (Outtake)
  38. Walking The Dog (Demo) (Outtake)
  39. Welcome To Paradise (Live at Woodstock 1994)
  40. One Of My Lies (Live at Woodstock 1994)
  41. Chump (Live at Woodstock 1994)
  42. Longview (Live at Woodstock 1994)
  43. Basket Case (Live at Woodstock 1994)
  44. When I Come Around (Live at Woodstock 1994)
  45. Burnout (Live at Woodstock 1994)
  46. F.O.D. (Live at Woodstock 1994)
  47. Paper Lanterns (Live at Woodstock 1994)
  48. Shit Show (Live at Woodstock 1994)
  49. Welcome To Paradise (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  50. One Of My Lies (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  51. Chump (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  52. Longview (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  53. Burnout (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  54. Only Of You (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  55. When I Come Around (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  56. 2000 Light Years Away (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  57. Going To Pasalacqua (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  58. Knowledge (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  59. Basket Case (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  60. Paper Lanterns (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  61. Dominated Love Slave (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  62. F.O.D. (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  63. Road To Acceptance (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  64. Christie Rd. (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)
  65. Disappearing Boy (Live at Garatge Club, Barcelona 1994)

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