Steve Albini è un terremoto, lo è sempre stato. È una fucina interminabile di energia ed “At Action Park” è il prodotto degli ultimi venti/trent’anni che più riesce ad offrirne.
Sarà stato davvero uno shock vedere un gruppo portabandiera dell’indie passare ad una major, ma l’onestà dei Sonic Youth è rimasta intaccata e “Washing Machine” è davvero un ottimo esempio. Un capitolo pur sempre sincero della band che è stata la stella polare della musica indie.
“Down Colorful Hill” non fugge dalla tristezza, l’asseconda, è consapevole che la tristezza è una sensazione (più che) comune dalla quale fuggire o metterla sotto al tappeto può essere futile, qualcosa di cui vergognarsi. Assecondarla, per trovarsi finalmente con un grande sorriso, sulla collina colorata.
In verità l’album non è “Facelift”, l’album sono gli Alice In Chains. Mi piace vedere ogni loro lavoro come una singola goccia che va a formare l’oceano della loro produzione
Lo stile dei Minutemen è quanto di più singolare sia esistito in territorio punk e “Double Nickels On The Dime” è uno dei viaggi più belli che un appassionato di musica possa fare.
“Berlin” è un album eccezionale, il capitolo più luminoso della carriera da solista di Lou Reed. Le sue canzoni non avranno riff memorabili o ritornelli ossessivi, ma i loro abiti erano stupendi. E “Berlin” è stato il più stupendo tra gli stupendi.