Una fresca sera d’estate è quella che accoglie i Kula Shaker a Firenze, all’Anfiteatro delle Cascine, scenario non comune all’interno della notevole programmazione promossa dalla società fiorentina “Le Nozze di Figaro” (Cat Power, Massive Attack, Duran Duran, Blonde Redhead, Suzanne Vega…).
Nato nel 1980, il Pistoia Blues anno dopo anno insiste nel portare a Pistoia i capostipiti di altre tradizioni musicali rispetto a quella in epigrafe. Motivo per cui non c’è da sorprendersi se gli headliner della serata del 12 luglio – i National – col blues non hanno niente a che spartire ed anzi sono figli di altri suoni. Discorso diverso che per Father John Misty – all’anagrafe J. Tillman, già nome autoriale di suoi svariati EP negli anni e soprattutto batterista (e qua e là voce) di una delle migliori band folk del nuovo secolo, i Fleet Foxes – che nel suo ultimo album solista I Love You, Honeybear aveva rinnovato la tradizione del cantautorato americano con un disco spiazzante, ironico e delicatissimo con testi di pregio letterario, che è meritamente entrato di diritto nel novero provvisorio dei migliori dischi indipendenti degli anni Dieci.
Per la XXII edizione di Fabbrica Europa a Firenze si è deciso di portare tra gli altri tre musicisti tra i migliori rappresentanti della world music contemporanea: Bombino, Vieux Farka Touré e Chassol. Se i primi due nomi sono abbastanza noti al pubblico della musica alternativa in Italia, Bombino per l’interminabile serie di concerti fatti in Italia negli ultimi due anni e il musicista malese perché figlio d’autore di Alì Farka Touré, il nome di Chassol poteva apparire più come una scommessa della kermesse.
È il mio primo Club to Club. Il quindicesimo, e sono insieme ad altre 6999 persone sorridenti e appassionate. 7000 persone venute al Lingotto, Torino, negli sterminati ex padiglioni Fiat rimessi a nuovo per un festival cui non si fa piena giustizia a dire, sbrigativamente, elettronico e punto: semmai, una proposta di show tra avanguardia e pop entro la cornice dell’arte elettronica, che unisce la componente visiva a quella musicale.
“C’ho la botta”. Inizia così il concerto di Bobo Rondelli a Marina di Pisa, a pochi passi dalle onde del mare che si infrangono a riva, nella cornice consolidata del festival pisano Metarock, che da anni offre concerti a prezzi contenuti e musicisti spesso eccellenti.
Jackson Browne è uno degli esseri umani migliori del XX secolo. Tutti ne parlano bene, persino i più arcigni cantautori che lo accompagnarono negli anni e che hanno litigato con tutti i compagni di percorso meno che con lui (David Crosby, per esempio).