“Trans-Europe Express” dei Kraftwerk è il più importante album di una delle più importanti band di tutti i tempi.
Una collisione spontanea di stili e tecniche distinti, una miscela mistificante di avant-noise, speed metal, jazz fusion e trauma da Nintendo. Tenere botta ad un album del genere ti rende una persona migliore.
Un’esperienza difficile da raccontare a parole, come quando fai uno di quegli incubi al neon, dove tutto è saturo, inquietantemente ordinato, tu sudi freddo, e lo sai che da qualche parte qualcuno impugna un coltello, ma nei loro volti, mezzo-muti, solo sorrisi.
Parlare di “The Modern Dance” è come fare la parafrasi di una poesia, un eterno fallimento. “The Modern Dance” lo puoi solo ascoltare e, se sei coraggioso, insieme agli scheletri e ai demoni personali, fare qualche passo di questa danza macabra.
Recensione del disco “SICK!” (Tan Cressida / Warner, 2022) di Earl Sweatshirt. A cura di Riccardo Frolloni.
Preso da solo, quest’album è un vivido esempio di come combinare dissonanza e dolcezza pur mantenendo il suo lato pericoloso. Visto nel contesto del loro viaggio, da pornografia a romanticismo e ritorno, “The Great Annihilator” funge da apoteosi epica.