I Gogol Bordello qualche piccolo miracolo ancora lo fanno.
Mouse On Mars, Appaloosa, Movie Star Junkies, No Braino e molti altri: tutto, ma proprio tutto, sul Mengo Music Fest, festival aretino di inizio luglio.
L’ultimo disco dei Father Murphy è tra le uscite più belle dell’anno e anche dal vivo sono una gioia per chi cerca un gruppo dal sapore internazionale e che si muove sui sottili fili dell’anima senza fare compromessi.
A pochi mesi di distanza dall’ultima volta tornano nella Capitale i Marta sui Tubi: ora sulle loro teste c’è il cielo di Roma, davanti a loro il pubblico che, affezionato, non si perde un loro live.
Dopo la due giorni della passata edizione, che aveva visto susseguirsi agli A Toys Orchestra uno stuolo di artisti ska ed hip-hop, stavolta tocca invece a Drink To Me, Waines e Gentlemen’s Agreement ritagliarsi uno spazio sufficiente rispetto all’ “ingombrante” presenza di Tonino Carotone la sera prima.
SoloMacello vuol dire MiOdi.
Cambia solo il nome ma la sostanza rimane la stessa: una manciata di grossi gruppi stranieri e un sacco di bei gruppi italiani che nulla hanno da invidiare.
Se l’esperienza non mi inganna, i Mars Volta sono di nuovo sull’orlo di un altro spiazziante cambiamento
Rock In Idrho Preview solo di nome e per modo di dire, perché la line-up di questo 13 giugno è davvero delle migliori: La Dispute, Billy Talent, Hot Water Music, The Hives. Ma soprattutto Lagwagon e The Offspring. Roba da far tornare indietro di almeno dieci anni, per chi venti anni non li ha più.
Ci vuole una buona dose di coraggio e una scintilla di genialità per pensare al “Rinascimento digitale” nella città Firenze: roba da far impallidire gli storici, roba da far vibrare i cuori degli appassionati di arti elettroniche e di sonorità del futuro.
Concertone gratuito messo in piedi dal Fuori Orario di Reggio Emilia a sostegno delle vittime del terremoto in Emilia: per il pensiero e per essersi messi a disposizione in modo gratuito gli vogliamo bene lo stesso.
Il Circolo Degli Artisti, stasera, è strapieno di sta gente qua. Abiti stravaganti, finto sciatti, cappelli di paglia su pantaloncini improponibili, sembra di stare alla festa di gala di qualche giovane stilista finto trasandato.
Un esclusivo e originale live set acustico dei Marta Sui Tubi, per l’occorrenza muniti di sola voce e chitarra, ha accompagnato una delle serate finali di Una Marina di Libri, evento che già da tre anni colora di editoria sottobanco le afose serate di inizio giugno del capoluogo siciliano.
Nicolò Carnesi è un cantautore nuovo, uguale solo a se stesso, che ci regalerà ancora bellissimi dischi.
L’hype che accompagna l’unica data nazionale degli Austra allo sPAZIO211 è quello delle grandi occasioni: dalla firma “blindatissima” con la prestigiosa Domino Records, che ha pubblicato l’anno scorso l’album d’esordio della band canadese, gli occhi internazionali sono puntati sul trio originario di Toronto e sulla carismatica front-woman Katie Stelmanis.
“Godano è diventato buono”: con tono un po’ rammaricato facevamo questa battuta venerdì sera, al live dei Marlene Kuntz all’Hiroshima mon amour, a Torino.
Settima edizione per il festival italiano dello stoner doom/heavy psych, ormai diventato una solida realtà: dopo aver portato nella capitale gente come gli Electric Wizard, quest’anno il ruolo di headliner tocca nientepopodimenoche ai londinesi Orange Goblin.
Era abbastanza prevedibile che il martedì destinato al concerto della fanfara garage dei Black Lips si trasformasse inevitabilmente in un Mercoledì da Leoni.
È questa l’immagine che vorremmo avere in testa quando c’è di mezzo la musica, un gruppo di artisti che scrive, che suona e pensa solo a ciò che sente raccontandocelo attraverso la propria arte.
Inutile stare a ribadire l’importanza di uno come Jon Spencer per le sorti del caro e vecchio rock’n’roll: il suo brutale impasto di blues – tanto blues – r’n’r, punk, rockabilly è stato determinante per ridefinire l’estetica di una musica che è al tempo stesso solida tradizione quanto destrutturazione anarchica e profondamente artistica.