Impatto Sonoro
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Back In Time

“Diamond Eyes”, un mostro candido ed elegante

Deftones

L’ortodossia non è una strada praticabile e per tutta la durata dell’album è come se si sentisse un frullio d’ali, qualcosa che si libra nell’aria, pronto a predare volteggiando nei cieli freschi delle notti d’estate

“Stone Roses”, il disco che fece grande la scena di Manchester

Stone Roses

Il vero miracolo di “Stone Roses” è quello di un disco che è divenuto seminale già trent’anni fa, ma che potrebbe essere di oggi, per la sua potenza e la sua freschezza. Un disco che ha avvicinato un pubblico ossessionato dal rock più puro contemporaneamente alla dance e al pop nella sua forma più nobile.

cLOUDDEAD: distruggere l’hip-hop per portarlo sulle nuvole

cLOUDDEAD

E’ incredibile come un gruppo così enigmatico, entrato in punta di piedi nella scena, abbia fatto un lavoro dalla mole così ingombrante e soprattutto, sparire poco dopo. Ma forse questo era il naturale epilogo: così come sono entrati, i cLOUDDEAD silenziosamente sono andati via, lasciandoci così, nelle nuvole.

“Bricks Are Heavy”, fotografia del momento di grazia delle L7

L7 Bricks Are Heavy

“Bricks Are Heavy” è un album che fotografa un momento di grazia, non solo delle L7, ma in generale quello di tutto un movimento che segna in maniera profonda il decennio dei ’90.

“Dopoguerra”, una tormenta di neve rossa e vento caldo

Il mio cuore fece un tuffo ed ebbi la sensazione di essere venuto a contatto con quella Storia che tanto amavo, come se il Tempo si fosse richiuso su di me e mi avesse circondato, una crisalide cremisi che mi mise nella condizione di piangere.

“Parklife” dei Blur, la storia infinita

Blur Parklife

“Parklife” è universamente riconosciuto come uno dei tre vertici dell’essenziale triangolo britpop insieme a “(What’s the story) Morning glory?” e “Different Class”. Un concept politico-esistenziale in stile Kinks, che in termini musicali è un viaggio nel tempo diviso in decadi.

“Through Silver In Blood”, il suono della catastrofe

Spaventoso e seminale come pochi altri, “Through Silver In Blood” è un disco che rappresenta il punto di arrivo della prima fase dei Neurosis

“Ramones”: One, Two, Three, Four! …..e fu Punk!

Ramones

Le capacità tecniche dei quattro ragazzi erano piuttosto esigue, ma poco importava. Tommy, Dee Dee, Joey e Johnny avevano le idee molto chiare su ciò che volevano e riuscirono ad ottenere.

“Buzz Factory” degli Screaming Trees: la turbolenza del sole nero alla periferia del grunge

Gli Screaming Trees avevano intorno come una sorta di alone, un aria da città fantasma, come se gli elementi che componevano la loro musica arrivassero da lontano. Andiamo indietro al 1989, grazie all’aiuto del chitarrista Gary Lee Conner, che abbiamo incontrato per rivivere insieme il quarto album della band statunitense.

“Check Your Head”, l’incombere incontrastato dei Beastie Boys

Il terzo album dei Beastie Boys arrivò come un uragano a sfoltire le cerchia di chi ascoltava punk, portando i loro ascolti verso sonorità più elettrificate e cauterizzanti.

“Repeater”: i Fugazi, quello che eravamo, quello che siamo

Fugazi Repeater

Quello che cercavamo noi era libertà, e i Fugazi, seppur criptici alle nostre orecchie infantili, ce la trasmettevano.

Psicoanalisi di un disco: “Why Hast Thou Forsaken Me?”, Universal Daughters

Universal Daughters

Nato nel 2013 dalla mente di Marco Fasolo (Jennifer Gentle), il progetto Universal Daughters coinvolse artisti del calibro di Lisa Germano, Jarvis Cocker, Alan Vega, Gavin Friday. Lo riviviamo in questo nostro incontro con l’artista padovano.

“Fear of a Blank Planet”: storie di ordinaria apatia

Fear Of A Blank Planet

La miglior creatura dei Porcupine Tree, un piccolo miracolo nell’oceano musicale (non più) odierno, progressive rock che si spoglia di ogni futile manierismo per ottenere una voce così incredibilmente vera e personale.

“Temple Of The Dog”, da epitaffio a tempio del grunge

Temple Of The Dog

Ascoltare oggi questo album significa rivivere quegli anni tanto cari al rock’n’roll, uno degli ultimi momenti in cui la musica riuscirà a dare voce a quel pessimismo e a quell’angoscia interiore che caratterizzava e caratterizza ancora oggi molti giovani senza prospettive future.

“Ladies Of The Canyon”, lo splendido dipinto di Joni Mitchell

Ladies Of The Canyon

“Ladies Of The Canyon” è un album fondamentale nella carriera di Joni Mitchell, che a cinquant’anni dalla sua pubblicazione resta una pietra miliare del folk-pop e pone le basi per il successivo e superlativo “Blue” che vedrà la luce un anno dopo.

“Meet the Residents”: i primi passi nell’oscurità

Meet the Residents

I Residents creano un mondo parallelo dove la cultura pop, la musica, il folklore diventano un blob indistinto, confuso e manipolabile secondo la loro volontà. Ogni cosa perde il suo valore, la sua unicità e viene costantemente rimescolata, con uno spirito tra il naïf e il Dada nel quale l’unico punto di interesse è l’espressione pura, una musica che rifiuta il musicista.

“Lemonade And Brownies”: sciccheria e maleducazione

I brani contenuti nel frizzante debutto degli Sugar Ray hanno un che di lussurioso: come l’inequivocabile posa in cui si fece immortalare la splendida Nicole Eggert

“America Must Be Destroyed”, i veri eroi indossano enormi falli di gomma

America must be destroyed

“America Must Be Destroyed” è letteralmente un delirio. I Gwar mescolano hard rock, thrash metal e hardcore in un calderone lurido e fetente, dal quale emerge una poltiglia sonora cafona, kitsch e informe che puzza come le viscere dell’inferno.

“Ask Questions Later” dei Cop Shoot Cop compie 30 anni: violenza che abbatte i muri

Cop Shoot Cop

La violenza striscia lungo tutti i cinquanta minuti del disco: è una carica eversiva che abbatte i muri divisori tra i generi musicali, mirando ad abolire differenze apparentemente incolmabili.

“Bitches Brew”: Miles Davis e la ricetta del brodo primordiale

Miles Davis

Dubito fortemente Miles Davis si sia svegliato una mattina dicendosi: “Adesso cambio per sempre la maniera di suonare e intendere il jazz”. Eppure è esattamente quello che è successo con l’uscita di “Bitches Brew”.