Impatto Sonoro
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Back In Time

“Some Girls”: l’ultimo grande disco dei Rolling Stones, in attesa che Keith finisca in prigione “per un periodo più lungo”

some girls rolling stones

Con “Some Girls” i Rolling Stones tornano a sfornare un gran disco, dopo il quartetto di uscite eccezionali tra il 1968 e il 1972 e il successivo lustro di stanca. La band torna a registrare un picco artistico e, malgrado la concorrenza di altri e nuovi generi, registra altresì il massimo picco commerciale.

Un colpo di pala al thrash metal. “St. Anger”, i Metallica e gli anni perduti del cambiamento

Se tutti suonavano perfetti, i Metallica volevano e sceglievano scientemente la strada del lo-fi, della lordura finale e di una ferocia brutale e secca. Sembravano voler seppellire per sempre l’epoca da loro stessi creata negli ’80 con un colpo di pala ben assestato

Avril Lavigne, “Let Go” e la ribellione mainstream degli anni duemila

Nonostante tutto, non me la sento di buttare completamente a terra un album come “Let Go”. Un album che rientra nel filone pop-punk dei primi anni duemila ma che, rispetto a suoi predecessori del genere o anche a molti suoi contemporanei, qualcosa da dire ce l’ha

I 40 anni di “Speaking In Tongues”: non ci eravamo mai divertiti così tanto con i Talking Heads

Visto a posteriori, “Speaking In Tongues” è l’inizio della fine. Da lì in poi, abbiamo continuato a seguire i Talking Heads fanaticamente e attentamente, mentre crescevamo, comprando tutti gli album che sfornavano. La verità è che ci siamo divertiti con questo disco all’epoca, come mai ci eravamo divertiti prima con le teste parlanti.

“Shrink”, i venticinque anni del capolavoro minore dei Notwist

Un capolavoro minore tristemente sottovalutato. Un’eccezionale fusione di stile, dall’indie all’elettronica, passando per l’ambient e le influenze jazz, pur conservando un impulso rock

“Hot Rail” dei Calexico, cronache da una terra di confine

calexico hot rail

È facile immaginare la musica dei Calexico come la colonna sonora di un ipotetico viaggio on the road lungo quella linea di frontiera tra il deserto e la polvere dell’Arizona ed il Messico. Nessuno come la band di Tucson ha saputo rendere meglio le tipiche sonorità di quelle terre di confine molto differenti tra loro, seppur contigue.

“Amatoriale Italia” dei Luminal, il feroce iperrealismo della generazione Phazyo

Avvalendosi della sola sezione ritmica, 10 anni fa diedero alle stampe un disco anomalo, nato senza genitori e rimasto senza eredi. Anticiparono la crisi dell’indie italico e l’esigenza di esternare il soffocante degrado sociale attraverso una comunicazione violenta e grottesca.

“White 1”, una nuova partenza per i Sunn O)))

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La forza immaginifica di quest’opera ne eleva il contenuto a lavoro essenziale per capire il percorso dei nostri ma anche quello di tutta la musica pesante che si rispetti.

“Leaves Turn Inside You”, il testamento degli Unwound

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“Leaves Turn Inside You” non fu un disco rivoluzionario, ma fotografò bene il percorso creativo di una band che, nonostante le enormi difficoltà interne, ebbe la forza di portare avanti il suo incessante sviluppo creativo raggiungendo vette di rara bellezza ed intensità e lasciò come testamento un suono personale ed unico, quello che ancora oggi possiamo definire il suono degli Unwound.

“Pure” e l’autenticità del suono industrial nei Godflesh

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Un disco potente, lacerante, agonizzante, meccanico, sinistro e proprio per questo lascia un segno indelebile in chiunque ne riesca a catturare la straordinaria essenza

“Shaking the Habitual”: l’ultima festa dei The Knife

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Con il loro ultimo disco i The Knife manifestarono la loro identità culturale, trasformandosi da duo elettronico a collettivo di intrattenimento che suona, canta e balla per un’ora e mezza abbondante su una travolgente tropicalia elettronica.

“Suede”, la nascita del britpop

Alla fine di marzo del 1993, la meravigliosa storia della British Invasion si arricchisce di un nuovo capitolo, quello scritto dai Suede. Il suo titolo è britpop.

“Larks’ Tongues in Aspic” dei King Crimson e la nascita di un culto: nessuno era pronto per le lingue di allodola del re cremisi

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50 anni dopo, “Larks’ Tongues in Aspic” si staglia come un gigante nella storia della musica rock. Un gigante che alla sua matura età risulta più fico, originale, attuale e attraente che mai e per nulla invecchiato.

Seattle e tastiere per una rivisitazione dell’indie rock: “…Burn, Piano Island, Burn” dei Blood Brothers compie 20 anni

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Ancora oggi digrigno spesso, tra i denti, le parole di Every Breath Is A Bomb. Perché tra tutti gli album ascoltati in quegli anni, “Burn Piano Island, Burn” è certamente quello che ha definito più nettamente cosa significasse il termine “alternativo”.

“This Year’s Model”: il cantautorato eclettico e voyeuristico di Elvis Costello

elvis costello this years model

Per rendere grande un cantautore potrebbe essere sufficiente un’originale dose di eclettismo musicale. Ma per renderlo memorabile i suoi testi devono essere ostinatamente letterari, in grado cioè di trasfigurare la realtà osservata attraverso versi che siano iconici, come accade in diverse canzoni di “This Year’s Model”.

Voce del verbo esultare: “Reinventing Axl Rose” degli Against Me!

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Nelle nostre vite ascolteremo migliaia di canzoni, leggeremo centinaia di libri, passeremo ore a guardare film in televisione o al cinema, ma dopo aver ascoltato “Reinventing Axl Rose” ed averlo fatto entrare nella nostra visione del mondo, automaticamente rimanderemo tutto alle sue undici canzoni.

“Either/Or”: l’originale aut-aut di Elliott Smith fra Beatles e Dylan

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Nel 1997 usciva quel sublime guazzabuglio intitolato “Either/Or”; peggiore dal punto di vista delle condizioni psicologiche, in balìa dell’alcool e di una depressione che si faceva ogni giorno più tenebrosa. In termini vagamente romantici: mentre la musica spiccava il volo, la persona cadeva

Il suono dell’esistenza: “Give Up” dei The Postal Service compie 20 anni

Give up Postal Service

Dieci brani dal suono esistenzialista, sostenuto da una strumentazione che oscilla tra gelo digitale e sinfonie basate su campionamenti: il risultato è un disco con uno stato d’animo assolutamente avvolgente.

“The Kick Inside”, il concepimento di Kate Bush

Una vastità culturale e musicale, che nelle idee e nell’esecuzione dei brani partono da un concetto ancestrale e al contempo eterno: i calcetti che il feto dà nel grembo materno rappresentano l’inizio della vita, un processo di continuazione della specie che si ripete ogni volta in modo rassicurante e sorprendente

Un brivido lungo 80 minuti: “The Beyond” dei Cult Of Luna compie 20 anni

cult of luna beyond

Quest’album è un lungo brivido che per quasi 80 minuti ti attanaglia, è un’emozione devastante, annichilente ma perfettamente lucida nella sua forza distruttrice, emotivamente sovraccarico, psicologicamente deviante.