Le canzoni di “Harvest” si allargavano e richiudevano, in bilico tra riflessi dorati e recessi d’ombra, tra la resa e la fuga. “Harvest” era la quiete che precedeva il disastro.
Secondo estratto in anteprima dal nuovo album “Veti e Culti”, in uscita questo mese su Overdub Recordings.
Sono sicuro che se, a distanza di cinquant’anni, dovessi affrontare ancora una volta il percorso dalla stazione a casa mia, tornando da un viaggio, lo farei ancora con la faccia immersa per metà nel mio giubbotto, ascoltando il mio respiro come se avessi sedici anni.
L’ultima notte dei Morphine fu anche la più cupa, e quelle di Mark Sandman sembravano le preghiere di un ex giocatore d’azzardo non troppo sicuro del perdono.
La nostra proposta oscena per alternare quello che vedrete/sentirete sul palco dell’Ariston, tra una “””boutade””” targata Fiorello e la speranza vana che l’ex-presentatrice di “Ok il prezzo è giusto” si metta ad evacuare in studio anziché cantare.
La band belga ha da pochissimo debuttato con l’album “Looking-Glass Self”, firmato Labelman.
Terzo estratto in anteprima dal nuovo album “The Crone”, in uscita a marzo su Vinter Records.
Parlare di “The Modern Dance” è come fare la parafrasi di una poesia, un eterno fallimento. “The Modern Dance” lo puoi solo ascoltare e, se sei coraggioso, insieme agli scheletri e ai demoni personali, fare qualche passo di questa danza macabra.
La musica di cui non tutti parlano.
“Apocalypse Dudes” continuerà a seminare il terrore. Suonatelo oggi in pubblico e proiettate i testi su un maxischermo e Romero tornerà dal mondo dei morti (chi meglio di lui) e girerà un film di zombie impazziti e imbarazzati. “Ass Cobra” ha demolito il perbenismo di facciata, “AD” se l’è fatto e rifatto
Terzo estratto dall’omonimo doppio album di debutto, in uscita ad aprile su Labelman.
Preso da solo, quest’album è un vivido esempio di come combinare dissonanza e dolcezza pur mantenendo il suo lato pericoloso. Visto nel contesto del loro viaggio, da pornografia a romanticismo e ritorno, “The Great Annihilator” funge da apoteosi epica.
Gli Hüsker Dü erano una rock’n’roll band sull’orlo di una crisi di nervi e “Warehouse: Songs and Stories” abbassava per sempre la saracinesca sulla loro avventura: rimaneva il ruggito innocente di queste venti canzoni e la loro matassa di bellezza e disperazione, di saggezza e follia.
“Here Come The Warm Jets” trascendeva le definizioni e gli stili, mischiando il pop-rock con le più svariate influenze, dalla classica al jazz e fino all’estetica barocca, in pieno contrasto con la produzione ambient ed elettronica del Brian Eno di qualche anno più tardi.
Terzo estratto dall’album di debutto del cantautore parmigiano “Amerigo Hotel”, in uscita il prossimo mese.
“Magic and Loss” è un’opera poetica immensa e rara nel panorama della musica “popolare”, decisamente una di quelle sue opere che assurgono al rango di capolavoro immortale.
Il brano è estratto dal nuovo album della band marchigiana “…E vennero fuori i lupi”, in uscita il 14 gennaio.
Secondo estratto in anteprima dall’album di debutto della band veneta “Painkillers And Wine”, in uscita a fine mese su Big Black Car Records.
Un disco difficile sin dalla sua nascita che nonostante tutto fu capace di conquistare il mondo intero, in quella stagione particolarmente ricca di momenti memorabili. Una stagione che d’altronde incoronò i Van Halen a padroni incontrastati dell’hard rock
“Terremoto” è violento, perché il clima in cui nasce è quello, il bubbone che esplode fa deflagrare le chitarre, e i testi sono il vero affondo nel ventre molle del virus della politica, degli elettori e degli eletti