Sune Rose Wagner e Sharin Foo sono tornati con un nuovo album, il quinto in studio, a due anni di distanza dal precedente “In And Out Of Control” (2009).
Il duo danese sforna nove brani dark, incentrati sui rapporti umani e il loro triste epilogo, tra sentimenti ed emozioni che contribuiscono a creare livide e struggenti atmosfere degne del migliore noise pop. E’ forse il disco più decadente e sussurrato dei Raveonettes, e per gli amanti del genere potrebbe risultare il miglior capitolo di una discografia breve ma già ricca di episodi interessanti. Malinconia, chitarre languide e sporche, feedback smisurati e voci soffuse. Si avverte l’assenza di singoli immediati e blasonati come “Love In A Trashcan”, eppure ci sono brani che farebbero gola a chiunque: “Forget That You’re Young” e “Ignite” su tutti. Per il resto, è un disco intimo, onirico e notturno in cui i Raveonettes non sbagliano nulla, riuscendo a conservare il loro sound (riconoscibile fin dagli esordi) nonostante il maggior utilizzo di synth affiancato alle già tipiche sonorità pop-gaze. Da evidenziare la splendida “Apparitions” e canzoni come “Recharge And Revolte” o “War In Heaven”.
I Raveonettes sanno realizzare solo bei dischi e “Raven In The Grave” ne è l’ennessima prova.
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