La band piemontese, ex One Dying Wish, ritorna in scena con un disco firmato I Corrupt Records, Shove Records, Ripcord Records e Friendly Otter.
Primo estratto dal nuovo album del compositore bolognese “Selinute”, realizzato in sinergia con l’artista Roberto Baldazzini e in uscita ad aprile su Archaeological Records.
Abbiamo incontrato il compositore piacentino per saperne di più su “Under An Endless Sky”, album firmato dal suo progetto The Uniteds States of Alchemy in collaborazione con Dorothy Moskowitz.
Primo estratto dal nuovo album del musicista bresciano “Horse Latitudes”, in uscita ad inizio aprile su Rivertale Productions.
La band milanese anticipa la pubblicazione del nuovo album “A Sparkle On The Dark Water” con un singolo bonus che vi presentiamo in anteprima.
“Queen II” racchiude in sé un concentrato dell’essenza stessa dei Queen, un elisir di lunga vita grazie al quale quest’opera è destinata a resistere all’usura del tempo, in un tributo perpetuo alla grandezza artistica di una band che non morirà mai.
Una carrellata di dischi pubblicati tra il 1965 e il 1975 che hanno dato vita al Soul che possiamo considerare più autentico e ricco nella sua varietà di correnti e approcci stilistici differenti.
Il nuovo album dell’artista bresciano esce oggi su SBÄM Records in collaborazione con Sell The Heart Records, Epidemic Records, Motorcity Produzioni e Overdrive.
Abbiamo incontrato Jack Callan, batterista della band irlandese, per saperne di più sull’infuocato album di debutto “Letter to Self”.
La musica di cui non tutti parlano.
Secondo estratto dal nuovo album del compositore toscano, in uscita in primavera su Dio Drone e Important Records.
In occasione dell’uscita di “Effigy” abbiamo scambiato quattro parole con Harrison Swann, voce e chitarra della band inglese.
In un mondo di film steroidati, supereroistici che si fingono socialmente accettabili e politicamente corretti, Wenders crea e dipinge la vita per quello che è: normale
Il brano è estratto dal nuovo album della band perugina “Mente Captus”, in uscita a marzo su These Hands Melt.
“I Could Live In Hope” è questo. Canzoni semplici, apparentemente semplicissime, minimali, nude, essenziali, velate di una poetica struggente e ricche di una sensibilità delicata, ma allo stesso tempo penetrante.
Robinson non teme nulla, tira dritto raccontando cose scomode in modo altrettanto scomodo, a tratti brutale, ma nudo e crudo, come spesso lo si è visto esibirsi sul palco. Confeziona una delle autobiografie in ambito musicale più ferali che io abbia mai letto
Quella dei Bark Psychosis è una delle avventure musicali più bizzarre e irrazionali del rock anni ’90: erano difficilmente catalogabili in un genere che non fosse “sperimentale” e di fatto produssero un’esperienza solipsistica con pochi padri e senza eredi.
Abbiamo incontrato il cantautore emiliano, che parte oggi con un tour celebrativo del suo album simbolo “L’amore non è bello”, che compie 15 anni e di cui esce anche una nuova ristampa deluxe.
Era una condivisione perenne, grazie alla quale nessuno si dimenticava degli altri e, soprattutto, dei gusti degli altri. Bisognava centellinare le paghette, quello sì, nessuno di noi lavorava ancora. Ma non si lesinava mai su curiosità e voglia di conoscere, parlare, spiegare.
Questo omonimo album era il disco perfetto dei viaggi in macchina e dello “swag” del weekend, e il cantato old fashioned di Alex Kapranos riporterà in voga le Telecaster e i jeans skinny. Nel 2004 tutto era perfetto.