Le foto del concerto degli Editors, tenutosi il 22 aprile 2018 presso il Mediolanum Forum di Assago
Se mai artwork ha costituito una sintesi perfetta dei contenuti musicali che accompagnava, quello di “Mezzanine” è senz’altro il caso migliore: un grottesco insetto nero, stravolto nella sua fisionomia naturale da bizzarri innesti meccanici, su uno sfondo bianco immacolato.
Questo è l’album più lontano dal punto d’origine della band su cui si potesse anche solo fantasticare. Ciò che rimane celato al suo interno al momento forse lo scopriremo un giorno lontano, come già accaduto per i suoi predecessori.
Dopo dieci anni, “Heavier Than Heaven, Lonelier Than God” rappresenta ancora una pietra miliare mai dimenticata nè da tutti i kids che hanno vissuto la scena statunitense in quel periodo, né tantomeno da tutte le band che l’anno usata come un Vangelo per proporre nuove sonorità.
“Year Zero” riprende trame scontate e sonorità che interrompono una qualche evoluzione musicale nel progetto Nine Inch Nails, senza sottrarsi a uno sfruttamento di ritmiche più molli e meno ruvide.
“Evil Empire” non è un disco minore: è semmai un rivoluzionario “pop” che si riscopre e reinventa. Se il difetto imputabile è il suo essere meno pesante di “Rage Against The Machine”, beh, alla faccia del difetto. Trovatelo un altro album “hip hop” così.
L’album di debutto dell’artista di Latina esce il 16 aprile su Lady Sometimes Records.
Riascoltare un disco come “Catartica”, soffermandosi sull’attraente copertina raffigurante quell’immenso fiore, rievoca inevitabilmente quella bella decade dei Novanta, satura di motivi per cui ricordarla ed elogiarla. È sempre bello affacciarsi da quella finestra dei ricordi “in volo libero sugli anni andati ormai”.
Guardare sempre avanti: questo è l’imperativo che ha guidato l’ascesa degli Iron Maiden al trono dell’heavy metal nei primi anni Ottanta. C’è stato però un momento in cui la band ha dovuto guardare non solo avanti ma oltre, oltre se stessa e il perimetro di un genere che aveva in larga parte contribuito a definire.
È il primo estratto da “Safe As War”, nuovo album del produttore campano in uscita a fine mese su Bulbless.