“Ball-Hog Or Tugboat?” è un album che forse all’epoca sembrò più stravagante di quanto appaia moderno oggi
“War” era il disco del superamento dell’idealismo adolescenziale in favore di suoni e parole capaci di assorbire gli umori del tempo. Gli U2 erano diventati grandi, e lo sarebbero stati ancora di più in seguito.
Gli Immortal, capitanati da Abbath, sembrano voler dar più spazio a linee melodiche inedite; ma che non si parli di tradimento della vecchia scuola norvegese, perché nonostante le novità, la band mantiene vivida la propria solidità artistica, senza fare passi indietro
La musica di cui non tutti parlano.
“The End Of Silence” è sì la fine del silenzio, ma allo stesso tempo è rumore che divampa, prorompe sulla scena e ci mette davanti a quello che potremmo fare: cambiare, accettarci oppure soccombere.
Chitarre distorte, tastiere che suonano a chiesa, strumenti di varia origine che appaiono all’improvviso nel tessuto sonoro. Una volta, forse anche oggi, si definiva musica psichedelica. Ma sarebbe riduttivo.
Cercatori d’oro tanto tra i solchi impolverati di un vinile, quanto in studi milionari circondati dai meglio pagati professionisti del settore, l’eredità dei Daft Punk è ben più consistente di una manciata di motivetti memorizzabili in due secondi e ballabili di sicuro impatto
“Call to Arms” rappresentò il mio modo di difendermi dalla violenza che mi aveva trasmesso l’old school hardcore durante gli anni. Mi fece capire come anche quel genere potesse essere soggetto a cambiamenti, senza presentarsi come “-post qualcosa” di vagamente alternativo.
Il brano è estratto dal nuovo Ep “Club Atletico”, in uscita il prossimo 5 marzo su Depth Records.
L’ascolto di “Oversteps” rappresenta un percorso in salita che si dipana in numerose pause, forse troppe, e in cui la mistica dell’ascolto rilassa ma lascia la sensazione di un luogo non completamente raggiunto.
Vi presentiamo in anteprima assoluta il nuovo lavoro del polistrumentista e produttore Forlivese Roberto Villa, con il quale abbiamo anche sambiato qualche parola.
Il primo disco degli Emperor è una tempesta emotiva come mai si era sentito prima d’ora, un turbinio perfettamente bilanciato tra intransigenza ed eleganza che è capace di dipingere paesaggi lontani e affascinanti con una efficacia rara
“The Smiths” non fu l’album migliore di Morrissey e soci, ma per un paio di generazioni fu più di un disco. Molto, molto di più.
Non si può separare “Maxinquaye” dalla sua storia; di più “Maxinquaye” è la storia dei suoi effetti su una generazione, quella degli anni Novanta, che è ancora alla ricerca della propria infelicità, lì proprio dietro l’angolo.
In occasione dell’uscita di “As The Love Continues” abbiamo incontrato il chitarrista della band scozzese Barry Burns e scambiato con lui qualche impressione
Negli anni ’70 il nostro paese produsse la propria corrente Prog e non a caso si parla di Rock progressivo italiano, un movimento artistico forse inferiore solo a quello britannico.
“Transilvanian Hunger” non è il disco storicamente più importante dei Darkthrone ma il figlio ultimo di una evoluzione alla rovescia che porterà questo processo di demolizione di ogni stilema sonoro, visivo e concettuale ad elevarsi a forma d’arte
Abbiamo incontrato Luca Worm, già chitarrista degli Animatronic, al debutto solista con l’album “Now”, uscito alla fine del 2020.
Quando ancora non sai quel che c’è stato e quel che avverrò, “El Topo Grand Hotel” è lì, incastrato nel tempo, né alternativo, né mainstream, un trip astrale che gronda rock, tutto il rock possibile, quello che difficilmente sentiremo ancora.
Primo estratto dal nuovo album della band romagnola, in uscita in aprile su Cagnìn Records.