A Roma “er punk” lo sanno fare eccome: sporco, stradaiolo, profondamente debitore sia di quello duro e corrosivo dell’Inghilterra ’77, sia di quel lascivo proto punk che sull’asse Detroit – New York diede vita a tutto.
I Beats Me arrivano all’album di debutto dopo essersi formati nel 2008, andando ad aggiungersi a gente come i Dissuaders di Alex Vargiu (ex Bingo), Giuda (ex Taxi, fulminante il disco dell’anno scorso), Steaknives, Silver Coks, senza dimenticare i seminali Transex (recuperate il loro ultimo 7” uscito su White Zoo Records per capire come si debba suonare il punk rock). Ma questa è solo la punta dell’iceberg: la scena, insomma, è viva e vegeta.Nello specifico, i Beats Me – tre bellimbusti con un look mod neanche fossero i nipotini dei Jam periodo In The City – sparano dodici bordate incazzose ma al contempo dotate di un tiro pop da autentici strappamutande: le influenze sono le solite, ovvero la coppia Ramones – Buzzcocks che conferisce l’energia, più quell’approccio da primo Paul Weller che dona un’idea di melodia nervosa con la voglia di bruciare tutto e subito che c’era nei primi due dischi dei Jam. C’è pure uno squisito tocco power pop, avvertibile nel brano più gentile dell’album, la deliziosa Sick & Alone.
In generale Out Of The Box è un disco parecchio trascinante, che pone sicuramente la band ai vertici della scena nostrana: i ganci irresistibili disseminati senza alcuna parsimonia lungo tutta la tracklist (Sexy City Night, Do U Wanna Go Cop, Groovia, la conclusiva Radio) attribuiscono al lavoro una longevità notevole. Bel colpo per la neonata Mind Pollution Records.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2vdiKK3YHL4[/youtube]