Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

The Fall – Ersatz GB

2011 - Cherry Red
post/punk

Ascolta

Acquista

Tracklist

1.Cosmos 7
2.Taking Off
3.Nate Will Not Return
4.Mask Search
5.Greenway
6.Happi Song
7.Monocard
8.Laptop Dog
9.I've Seen Them Come
10.Age Of Chang

Web

Sito Ufficiale
Facebook

Altro anno, altro cambio di etichetta (dalla indie Domino alla classica e storica Cherry Red), altro LP, il 29esimo per esattezza della lunga vita dei Fall e di Mark E.Smith, mediocre e perfetto stereotipo di quanto incarnato dalla cultura britannica nei suoi meandri piccolo-medio borghesi. La mia citazione di ciò che ha sempre detto  di sé Mark vuole presentare una figura che ha attraversato e fondato gli archetipi di brit rock, post punk, sperimentazione e ripetizione, in un flusso disordinato, personalmente mentale.

Osannati, ma soprattutto amati da John Peel, il gruppo inglese arriva oggi con una parola tedesca, “Ersatz”,  che significa: surrogato. Dobbiamo intendere il nuovo disco come un surrogato, della musica dei Fall, della loro attitudine e della loro identità anglosassone? Lo possiamo intendere come una critica al sistema britannico, ormai dominato come il resto d’Europa da dinamiche di finanza ed etica creativa? Non credo che sia così facile entrare nella testa di Mark E Smith, quindi passo ad analizzare il disco, con in testa il suo più recente antenato, quel “Your Future Our Clutter” che tra rimandi Beefheartiani, velvettiani e pezzi interessanti come le iniziali “Bury Pts. 1 + 3” e  “Mexico Wax Solvent” ci aveva mostrato una band in forma.
I componenti della band sono rimasti gli stessi: David Spurr (basso), Keiron Melling (batteria) e Pete Greenway (chitarra), ma il risultato è un po’ diverso, un po’ sottotono per certi aspetti.
Lasciando da parte i gusti sarcastici di un pezzo come “Greenway”, praticamente la cover di una metal band greca, ci ritroviamo tra le trame puramente sporche rock n roll di brani come “Nate will not return” e “Mask Search”; la sfumatura rockabilly e l’occhiolino a Jon Spencer si sente nonostante le mutazioni.  “Happy song” (pezzo autografo della sua nuova compagna) è, insieme a “Laptop dog” uno dei pezzi più semplicemente indie-rock, dal gusto inglese. Composizioni mansuete e docili, sinceramente estranee ad un discorso più acido, come nelle pregevoli “monocord”, “Taking off” e “I’ve seen them come”, esempi di come i Fall possano rappresentare il lato più rabbioso e veloce del post punk.

Nonostante la discreta qualità di certi pezzi, l’equilibrio del disco è troppo assestato su un’emotività monocorde.  “Ersatz GB” è un lavoro d’ufficio, d’alto livello, che molte band si sognerebbero al 29esimo album, ma che ci spinge a ricercare le ultime collaborazioni di Smith con Mouse on Mars, per esempio.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=CLQvrck2RsU[/youtube]

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni