Si rabbuia, e continuerà a rabbuiarsi questa scurissima rubrica dedicata fondamentalmente al nulla. Perché dopo una settimana e più di fatica, abbiamo bisogno di oziare, parlare di cose di cui parleremmo in un qualsiasi bar sport globale, o seduti su una panchina tra una trentina d’anni, ma più probabilmente anche prima. Oggi si parla di corpi neri, dark e fine del mondo.
In fisica un corpo nero è un oggetto (ideale) che assorbe tutta la radiazione elettromagnetica incidente e quindi né riflette né trasmette alcuna energia apparendo in prima approssimazione nero, secondo l’interpretazione classica del colore dei corpi (entro i limiti della propria emissività termica). Non riflettendo il corpo nero assorbe dunque tutta l’energia incidente e, per la conservazione dell’energia, re-irradia tutta la quantità di energia assorbita (coefficiente di emissività uguale a quello di assorbività e pari ad uno) e deve quindi il suo nome unicamente all’assenza di riflessione.
Il dark è di per sé un entità astratta capace di assorbire luce ed emettere buio. Questa sua proprietà fisica lo rende utilissimo durante quelle giornate estive in cui la luce del sole è troppo intensa e la pelle priva di protezione rischia ustioni di vario grado. In queste particolari circostanza, posizionandosi al riparo di un dark si può godere di un clima meno torrido e si previene qualsivoglia ustione.
Durante il periodo invernale, la proprietà del dark di assorbire calore lo rende un prezioso compagno di abbracci, pratica che tuttavia lui non sembra gradire.
È a tutti loro che dedichiamo questa playlistona di 30 brani dedicata al genere più scuro del mondo.
Godetene.
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