A quattro anni da “Rise And Fall, Rage And Grace”, gli Offspring tornano all’attacco. Dopo il solito, estenuante tour mondiale, che li ha tenuti impegnati in lungo e in largo, la band è ritornata a casa per concentrarsi sulla realizzazione del nono album della propria carriera, “Days Go By”.
Il disco, dedicato, secondo le parole della band, a chi lotta per il proprio futuro, in questo periodo di grave crisi economica, è il primo con il nuovo batterista, Pete Parada, e il secondo con la collaborazione del noto produttore Bob Rock.
La sostanza di questi 12 brani è il tradizionale punk-rock california-style, reso celebre proprio da Dexter e compagni, sin dai loro esordi, ma, come d’abitudine, vede l’innesto, tra il serio e il faceto, di deviazioni stilistiche, come la musica afro/reggae e sonorità messicane.
Certo, la giovinezza skate-punk dell’omonimo esordio, “Ignition” e “Smash”, sono ormai un ricordo lontano, e i fan del gruppo si devono ormai accontentare di una band stagionata e che vivacchia ricalcando ritmi e strutture, strausate e arcinote.
La piacevolezza e la validità di tutto questo è parecchio altalenante, e, accanto a brani sicuramente convincenti e suonabili, come “The future Is Now”, “Turning Into You”, “Dividing By Zero” e “Slim Pickens Does The Right Thing And Rides The Bomb To Hell”, trovano (troppo) spazio brani faciloni e un po’ banali, come “Hurting As One”, “Cruising California (Bumpin’ In My Trunk)”, la ballad “All I Have Left Is You” e “O.C. Guns”.
I riff immediati e memorizzabili del vecchio Noodles mordono ancora, pur difettando della freschezza necessaria a far saltare ed esaltare come un tempo. Stesso discorso per la voce di Dexter, sempre formalmente impeccabile, decisa e concreta, e di certo una buona spanna sopra la media punk, ma ormai così nota e familiare da perdere buona parte del suo impatto originario.
”Days Go By” viaggia per certi versi sull’onda dei ricordi dei fasti passati, e i suoi timidi tentativi d’innovazione s’infrangono sugli scogli della stucchevole tamarraggine, stile “Pretty Fly (For A White Guy)”. The Offspring, i veterani del punk-rock barcollano ma non mollano.
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