Drones / Rickolus – Split 12″

Due lati di uno stesso poligono, ossia l’indie folk in due delle sue tanti varianti possibili: da una parte i Drones ed il loro stile atipico e velatamente modernista, con la chitarra acustica fedele guida rifinita da intagli electro delicati ed educati e ravvivata da un cantato corale dalla metrica limitrofa al natio rap. Dalla parte opposta troviamo invece Rickolus, più canonico ed impostato, ma ciononostante sorprendente in quel suo saper abbinare un’interpretazione sanguigna e vivace a sonorità folk più tradizionali ed impreziosite da violino e fagotto, quest’ultimo autentica rivelazione e valore aggiunto.

Questo piacevolissimo split riesce ad affiancare due modus operandi decisamente differenti senza però contrapporli, con il trait d’union che prevale sul versus, riuscendo così a dimostrare come sia sempre molto improvvido e limitante etichettare un genere, un album, una canzone o un artista. Dimostra inoltre come vi siano ancora persone che vivono la musica come un piacere, una passione, non temendo né territori ignoti né tanto meno accostamenti se vogliamo bizzarri. E tra queste persone o gruppi di persone c’è ovviamente anche la Dora Dorovitch Records, piccola ma intelligente e globale etichetta francese, amante della commistione come ben testimonia la sezione “Artists”, nella quale troviamo dai grandissimi e cupi Moodie Black al prolifico ed artisticamente schizofrenico James Reindeer.

Concludendo, bravi Drones & Rickolus, brava la DD Records e bravi voi se dedicherete tempo e qualche eurino a questo gioiello.