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Voina Hen – Noi Non Siamo Infinito

2015 - Maciste Dischi
rock / alternative

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Tracklist

1. La tempesta
2. Calma apparente
3. Io non piango (cover di F. Califano)
4. Questo posto è una merda (feat. Luca Romagnoli)
5. Ora basta
6. Mi sale il vomito (feat. Marti Stone)
7. Noi non siamo infinito
8. Maledizione (feat. Marti Stone)
9. Le pietre
10. Finta di niente
11. Il funerale

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Per la serie “esordio con il botto” ecco a voi i Voina Hen, rock band abruzzese che dopo un primo Ep nel 2013, si presenta più che dignitosamente nel panorama indie italiano, con un disco che sorprende fin da subito.
Stilisticamente i quattro lancianesi sembrano muoversi tra i territori musicali di Linea 77 e Fast Animal And Slow Kids, ma è bello rendersi presto conto di non essere di fronte al solito clone-del clone-del colone, bensì a una proposta originale in cui forma e contenuto vivono in armonia provocando quell’unico effetto desiderabile: belle canzoni.

Incorniciati da chitarre sempre affilatissime e da ritmi incalzanti, emergono  testi altrettanto taglienti, intelligentemente cinici, sempre viscerali e antifilosofici. La contaminazione del Rap nelle sue forme diverse (talvolta melodico-cantautorale, talvolta esasperatamente “scream”) appare qui evidente, ma solo per l’importanza che riveste la componente metrica e testuale. Per il resto (e forse per fortuna) niente autocelebrazioni o discorsi autoreferenziali, solo tanta rabbia giovanile, spesso volutamente fine a se stessa, legata a tematiche generalmente ruotanti attorno al puro disagio sociale.
Gli esempi in questo senso si sprecano in frasi che appaiono come inni generazionali, costruiti sempre in un mix letale di saggezza da strada, nichilismo ed energia distruttiva. Scegliendone alcune potrei citare questa: “Quello che ci rende una minaccia, si basa sul concetto di mancanza, se non abbiamo niente, non abbiamo più niente da perdere” (Questo Posto é Una Merda), oppure questa: “Così hai scambiato la tua laurea con qualche figurina, fanno più bella figura, puoi attaccarle sul frigo in cucina, fanno colore e non ti fanno pensare al tempo perso” (Noi Non Siamo Infinito), oppure quest’altra: “Faremo tutti a pugni, senza guardarci, accetteremo calci in culo per sistemarci, diventeremo persone oneste, a comprare il giornale e noia, noia, noia da collezionare” (Finta Di Niente).

Molti quindi i momenti cruciali di canzoni in generale tutte belle e maledettamente memorabili, pietre aguzze di un disco che non offre nulla di scandalosamente nuovo, ma che rappresenta una solida base d’appoggio per il futuro musicale di questo gruppo, un futuro indubbiamente promettente.

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