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Pinkshinyultrablast – Grandfeathered

2016 - Club AC30
shoegaze / pop

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Tracklist

1.Initial
2.Glow Vastly
3.I Catch You Napping
4.Kiddy Pool Dreams
5.Comet Marbles
6.The Cherry Pit
7.Molkky
8.Grandfeathered

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A pensarci bene uno degli obiettivi propri della musica, della buona musica, è condurrre ad un’astrazione involontaria, automatica, che non richieda sforzi e che avvenga così, all’improvviso, facendoci cadere a capofitto nei milioni di suoni che ascoltiamo.

Quello che avranno pensato i russi Pinkshinyultrablast durante la composizione e registrazione di Grandfeathered, secondo album uscito per Club AC30 il 26 Febbraio 2016, dev’essere stato questo: puntare con prepotenza a creare una patina sonora tra il mondo che ci circonda e chi ascolta le loro tracce,o meglio ancora, riuscire a trasferire le atmosfere eteree delle loro composizioni e farle restare sospese a mò di riverbero in chi ascolta.
Per Grandfeathered , i cinque di San PietroBurgo mantengono la stessa impalcatura del debutto Everything Else Matters ma con qualche elemento in più, che si nota già dai primi brani.
Il disco si apre con Initial,ricca di  campionamenti elettronici e drum machine che lasciano presto spazio all’energica intro di Glow Vastly,il primo brano corposo e coraggioso dell’album, ricco di cambi ritmici e variazioni melodiche , il tutto accompagnato dai cori riverberati di Lyubov ormai elemento caratteristico del gruppo, per riempire il finale con un lungo sfogo puramente shoegaze che si ricollega poi al riff iniziale.
I Catch You Napping mostra l’abilità del gruppo nell’organizzare le diverse parti del brano e incastrare alla perfezione il sound di ogni strumento,creando un modello  shoegaze vario ed in trasformazione durante i suoi  5:46 minuti. Kiddy Pool Dreams divide a metà l’abum con le sue forti distorsioni accompagnate da arpeggi di synth e tappeti sonori elettronici; il muro sonoro di fa sempre più forte con Comet Marbles, brano in cui i falsetti hanno uno spazio privilegiato.Le sonorità si mantengono sullo stesso livello con le successive The Cherry Pit e Mölkky fino ad arrivare alla title track Grandfeathered, che chiude il disco, riassumendo alla perfezione gli elementi chiave di tutto l’album:distorsioni riverberate,batteria ben ritmata che regola i cambi melodici,i falsetti della voce angelica che accompagna il tutto creando dei brani definiti con grande abilità.

I  43 minuti complessivi di Grandfeathered riescono perfettamente a creare quella sospensione temporale che abbiamo bisogno di ricevere dalla musica,trasportando l’ascoltatore in un mondo onirico che non si toglierà difficilmente dalla testa.

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