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ICSIS – Pierre Vide Eau

2016 - Atypeek Music
noise / rock

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Tracklist

1. Dark Matter
2. Birth
3. Hè (grue)
4. H? (tigre)
5. Bào (léopard)
6. Shé (serpent)
7. Lóng (dragon)
8. Death

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Non ci sarebbe poi tanta ragione di parlare di un trio francese che porta un nome con assonanze così sinistre nella triste cronaca odierna; di parlare del un loro piccolo secondo album, destinato ad alcun successo, nemmeno di nicchia. Se non che, un periodo in cui si sgozzano civili col machete dimostra conflitti talmente irrisolti da rendere presuntuosa e superficiale ogni presa di posizione e pare inevitabile attribuire alla follia dilagante ogni spiegazione. Pierre Vide Eau, certo involontariamente, tiene viva la fiamma di questa follia, ne rappresenta una piccola scintilla sfuggente ed insignificante.

Noise rock matematico ed orrendamente prodotto, in cui ciò che resta della forma canzone si frantuma in centinaia di cluster ritmici, ricomposti e rimessi in fila come nel gioco del domino, per qualcosa che assomiglia allo strimpellio della chitarra di un Thurston Moore che improvvisasse dal taccuino di Glenn Branca prestato all’ultimo Captain Beefherat di Doc at the Radar Station, mentre una Yoko Ono invasata flirta con un jazz dell’epoca spaziale, fatto di scat in cinese, vocalizzi ritmici e dissonanza sovrana, immersa nel fetore gotico della pulsazione cyborg dei Ministry.

Colpisce il senso di alienazione, di totale privazione, di psicosi antisociale da camicia di forza (un concept di introduzione alla cosmogonia cinese? Ma per favore…), in un album che vuole essere opera celeste iniziatica e finisce per gettare una marcia luce sinistra su questo sciagurato 2016 di guerra e paure.

Per annoiati cronici e vecchissimi radicali punk; o per chi ha già ascoltato tutto il resto.

https://www.youtube.com/watch?v=rNqw1OYMrVc

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