01. Zerotresettedue
02. Denti Da Latte
03. Ninì
04. Maledetti
05. Olliuchenit
06. Un Meteo Nel Caffè
07. Pueblo
08. Ventiquattromarzo
09. Senzaemme
10. Il Trucco
Cresciuta a Siracusa, città ricca di cultura artistica e musicale, dopo aver imparato a suonare la chitarra -passione che ha ereditato dal padre- e aver intrapreso la Scuola di Liuteria di Cremona, Maru Barucco ha deciso di dedicarsi alla composizione con uno strumento molto particolare, l’ukulele.
Il suono squillante, allegro e spensierato di questo piccolo strumento, unito a un cantato semplice nella forma e spontaneo, è perfetto per trasporre in musica quegli attimi di vita e quei ricordi, perfino un po’ infantili, che portano con sé tutto il calore del sole siciliano e del profumo del suo mare (Nini’, Ventiquattromarzo). Un sound decisamente estivo, fresco e giovanile, che trova espressione in una formula base, fatta di ukulele, chitarra, piano e tastiere, che costituisce la vera anima dell’intero primo e omonimo album della cantautrice italiana.
L’artwork in copertina, che a una prima occhiata riprende i tratti di un disegno infantile, all’insegna della semplicità di vedere le cose, è opera di Lavinia Cultrera. La produzione dell’album invece è stata affidata a Davide di Rosolini, che ha lavorato e inciso a Torino, ognuna delle 10 tracce che compongono il disco, sempre fianco a fianco con la cantante.
Un buon lavoro: Maru è sicuramente uno dei migliori album indie “made in Italy” dell’anno e il suo suono, leggero e frizzante porta il calore della Sicilia, lasciando trasparire in ogni nota le origini della sua interprete.