Visioni Di Cody – Celestino

Al tramonto del 2016, tre anni dopo l’ultima fatica discografica, il quintetto forlivese-cesenate Visioni Di Cody è tornato con “Celestino“, un disco autofinanziato e autoprodotto che, pur senza innovare troppo uno stile che è rimasto pressoché identico per dieci anni, riesce comunque a evidenziare segnali di crescita.

“Celestino” è un concept album, la storia di un ragazzo contro, studioso di storia contemporanea, che preferisce i concerti allo sport e sembra preoccupato dall’oggi più che dal domani. Le nove tracce sono brevi frammenti di una storia che si completa con l’ascolto del disco, tracce di una weltanschauung molto più calata nella realtà di quanto possa sembrare.

Il disco, impreziosito dalla partecipazione di Michele Bertoni e Franco Naddei, perfeziona quella miscela di punk, rock e pop che da sempre contraddistingue il sound della band, anche grazie a un uso più consapevole dell’elettronica e alla maggiore eterogeneità dei pezzi, che scorrono in maniera fluida e regalano anche momenti brillanti come in Mammarò, che condanna il fascismo fra velleità psichedeliche, e Nonpartononresto, che, dopo un approccio deciso, si snoda in architetture vagamente folk. Sono i due momenti più ispirati di un lavoro che resta comunque gradevole per tutta la sua durata, dalla ballata introduttiva Giusto Fra Le Nazioni alla conclusiva A Prova Di Stronzo, pezzo decisamente più muscolare, impreziosito ancora da una coda dal retrogusto acidulo.

“Celestino” muoveva dalla frase “in un mondo che ci obbliga all’eccellenza, fare schifo è un gesto rivoluzionario” per sviluppare una scrittura di qualità che, corroborata da una proposta autentica, conduce dritta a un risultato positivo.