Il Diario Dell'Antigenesi

Il Mare Di Ross, Postures, Good Morning Finch, Jamesreindeer: Il Diario Dell’Antigenesi #22

Questa rubrica vuole essere un diario, una raccolta di pensieri, emozioni e suggerimenti su ciò che ci colpisce dei gruppi emergenti. Demo, EP, first release, MP3, tracce singole, bandcamp, myspace, e-mail. Tutto fa brodo e armonia per riempire queste pagine con nomi di progetti sconosciuti o anomali. Ci piace semplificare il tutto e mettere in collegamento realtà, persone e pensieri. Un percorso anomalo e brutale che non tiene conto delle tradizioni e del giudizio conforme. Come un’abiura della genesi, vogliamo prendere strade evolutive e di pensiero anarchiche e indipendenti, per seguire la nostra ricerca di forme artistiche nuove, che muovono i primi passi nel caos della creatività.
Se volete segnalare il vostro materiale potete mandare una mail a: antigenesi@impattosonoro.it . Vi avvertiamo che tutto ciò che ci arriverà passerà esclusivamente per la scimmietta pesca voti. Siete avvertiti.

A cura di Fabio Gallato.

Il Mare Di Ross – Fin (Autoproduzione, 2013)
Purtroppo su Il Mare Di Ross c’è ben poco da aggiungere rispetto a quanto non sia già stato detto sul marasma di nuove leve che ruota attorno all’universo emo/screamo di recente rinascita: scuola Raein/La Quiete, chitarre spigolose ma avvolgenti, testi malinconici, qualche passaggio tipicamente post-metal e una buona alternanza di urla sofferte e voci più pesate e riflessive. La novità sta nel fatto che vengono dalla Sardegna, hanno buoni gusti in fatto di film (“Mr. Nobody”) e che rispetto a molti altri giovani di belle speranze fanno le cose pensando più alla sostanza che al fare scena. Bravi.

Postures – Postures (Autoproduzione, 2013)
Se in giro ci fosse ancora qualche sconsolato orfano dei Mars Volta, il nostro consiglio è di dare un’occhiata speranzosa alla Svezia, patria dei Postures, sestetto proveniente da Goteborg al debutto su lunga distanza con un’autentica prova di forza che sembra voler scuotere l’ambiguo universo del progressive contemporaneo. Del già citato combo del duo Rodriguez-Lopez / Zavala i nostri prendono a piene mani le elucubrazioni vocali di Paulina Nyström, ottima a coronare con un timbro variegato ma sempre sicuro le tante e diverse atmosfere che si rincorrono nel disco: dallo psych-pop poliziesco di “Are Will Still Breathing?” all’improvvisazione jazz di “Solipse”, dal blus etereo di “Falling Into Place” al folk trasognato di “Circles (Shake Up Your Mind)” è tutto in viaggio spazio-temporale tra i pianeti che hanno fatto la storia di un genere che ancora aspetta un nuovo e degno portavoce, ma che forse, con i Postures, può almeno abbozzare un bel sorriso.

Good Morning Finch – Cosmonaut EP (Autoproduzione, 2013)
Quello dei siciliani Good Morning Finch è puro post-rock da compagnia: non strappa le viscere e agita le arterie, mira piuttosto a cullare l’anima e a regalare spazi e momenti sospesi in un limbo gentile tra la concretezza del quotidiano e l'(im)possibile nostalgia per un mondo che non abbiamo mai vissuto. Gli ingredienti sono coerenti ma abbastanza variegati: c’è la claustrofobia ambient di “Sputnik Girl”, la sorprendente malinconia quasi emo-pop di “Alexis Graciov Is Gone”, la sensibilità shoegaze di “Running Away On Undine Asteroid” e i saliscendi post-rock di “Last Rocket From Moscow To Neptune”. Quattro tracce e un progetto che si inseriscono senza troppi affanni nella folta schiera degli interpreti del genere, ma che chiedono a gran voce un pizzico di coraggio in più per non cadere nell’anonimato.

Jamesreindeer – Landscape Eternal (Decorative Stamp, 2013)
Ci sono 16 tracce di dichiarazioni al limite del delirio e poi c’è un drone di venti minuti, scurissimo e inquietante come poco altro. Che altro volete che vi dica? Se avete coraggio partite da qui e poi lanciatevi di botto alla scoperta di “It’s Not Who You Know, It’s Whom You Know”, clamorosa bomba hip-hop firmata qualche anno fa da questo eclettico e schizzato artista britannico.

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