Freese è così, piazza un paio di fill poi parte uno stomp atterraelefanti e tutti sono costretti a seguirlo sulla tortuosa strada infernale che ha preso. Lo vedi da come si muove che la batteria è estensione del suo corpo e, se ci credete, pure dell’anima. Ritmi sanguinosi come piovesse plasma, un suono unico
Fa strano fermarsi e rendersi conto che è già passato tanto tempo senza la sua ironia, il suo sarcasmo garbato, la sua gentilezza. Giorgio Gaber fu un intellettuale, pur senza avere una cattedra. Un artista che ha saputo raccontare la cultura di massa, dalla canzone alla televisione, per poi inventarsi un nuovo autentico modo di comunicare.
È vero, l’amore non dura per sempre: ma può sempre durare tutta la vita. Se cerchiamo una prova di quanto la storia dei Low sia stata speciale, la possiamo trovare nella discografia che lasceranno ai posteri. 13 dischi tutti quantomeno ispirati se non eccellenti, al limite sofferti o spiazzanti.
Senza i Sonic Youth la musica che ascoltiamo oggi non sarebbe la stessa, noi non saremmo gli stessi. Ne ripercorriamo la carriera attraverso alcune delle canzoni più significative.
Una discografia che si riduce a 2 soli album, ma che racconta la storia intensa e unica di un brit pop che sapeva di socialismo e rivoluzione.
È normale che le band si evolvano e crescano seguendo ciò che per loro è più artisticamente affine, ma la virata decisamente drastica che ha intrapreso la band di Ocala, Florida negli ultimi anni ha fatto perdere loro l’identità, restando non più un giorno da ricordare, ma un ricordo che speriamo possa ritornare.
Una band rock, per dirsi tale, può essere solo una cosa: pericolosa. I Tomahawk lo sono sempre stati e non hanno mica smesso
“Non esiste altro complesso che sappia incarnare meglio la capacità di essere più grandi della somma delle parti”, diceva di loro il Boss. Santi subito, diciamo noi. In certi casi la Rock’n Roll Hall of Fame non è abbastanza.
Icone sempreverdi, popstar a tutti gli effetti. Inutile soffermarsi a cercare di comprenderne i motivi. Facciamo invece una cosa, oserei dire, rivoluzionaria: parliamo di musica. Vi va?
Chitarre distorte, tastiere che suonano a chiesa, strumenti di varia origine che appaiono all’improvviso nel tessuto sonoro. Una volta, forse anche oggi, si definiva musica psichedelica. Ma sarebbe riduttivo.
Cercatori d’oro tanto tra i solchi impolverati di un vinile, quanto in studi milionari circondati dai meglio pagati professionisti del settore, l’eredità dei Daft Punk è ben più consistente di una manciata di motivetti memorizzabili in due secondi e ballabili di sicuro impatto
Una reputazione di villain cementata dalle proprie azioni concrete, figura iconica e misteriosa, schivo e riservato ai limiti della sociopatia. Il vuoto che ha lasciato Daniel Dumile sarà incolmabile.
Forse era un filosofo, oppure un cineasta, non ne sono certo. L’ho pure visto cantare in tv una canzone in slang napoletano al fianco di uno col gilet colorato che suonava il clarinetto. Ma sì dai in fin dei conti forse era uno di quelli che vendeva computer grandi quanto un condominio, ma poi forse non ne sono del tutto certo.
Quello che ha sempre colpito degli AC/DC è il loro desiderio di fare musica, di fare concerti, di dare la carica sempre e comunque. Di non prendersi maledettamente sul serio in un mondo in cui chiunque si crede un artista arrivato.
Storia di un cantautore e rocker affermatosi solamente con la convinzione di potercela fare da solo con le proprie forze e senza santi in paradiso. Sempre al fianco di un pubblico caloroso, in una sorta di patto fraterno che dai Campi Flegrei arriva sino ai giorni nostri.
Non solo di highway si vive da questo lato dell’oceano e l’Adriatico è in fondo un bel mare ove specchiare i propri sogni adolescenziali.
Il nostro tributo alla fondamentale carriera artistica di Cochi e Renato: due che hanno sempre corso a 45 giri, mentre tutti gli altri erano dei semplici 33.
Gli AxCx sono una vera e propria leggenda. Fanno schifo, ma solo come fanno schifo i geni. Quelli incompresi, o capiti fin troppo bene, e quel che sappiamo e abbiamo scoperto di loro fa spavento, ed è giusto che sia la paura a spingere chiunque ad allontanarsi da loro in piena luce
I Laghetto hanno sempre saputo trovare una via vescicante di raccontare dissidi e insoddisfazioni: utilizzando ironia e spiccato attaccamento al quotidiano hanno sempre mantenuto il passo coi tempi, riuscendo a rendere perenni gli avvenimenti più disparati.
Non subire il presente significa andare oltre il suonare in tutto il mondo. Perché come prima o poi arriverà il tempo in cui non riusciremo più ad ascoltare musica, così arriverà anche il tempo in cui non riusciremo più a girare il mondo per la musica. Ma tanto lo hanno già fatto i La Quiete, senza una fine ancora scritta.