BURZUM alla ricerca di fondi per fare causa alla polizia francese

Non smette di tenerci col fiato sospeso lo scontro tra Burzum e le autorità francesi, che il mese scorso avevano arrestato il musicista norvegese e la moglie Marie Cachet, sospettati di essere al lavoro per progettare una strage, salvo poi rilasciarli dopo qualche giorno con un nulla di fatto.
Il nostro Varg non è certo intenzionato a far cadere la questione e ha affermato di voler procedere per vie legali contro la polizia francese, rea di essersi resa protagonista di “un brutale arresto”.
Stando a quanto pubblicato sul blog ufficiale di Burzum, la polizia francese non ci sarebbe andata leggera con i due coniugi, arrestati di fronte ai loro figli e interdetti dal possedere armi senza alcun motivo concreto: “Marie ha una fedina penale bianca come la neve, non c’è nessuna ragione per cui la polizia debba toglierle la possibilità di possedere armi da fuoco. Io ho un precedente in Norvegia, dal 1993 al 2003, ma in Francia non ho mai commesso alcun crimine. Se lo volessi potrei possedere armi anche in Norvegia”.
Ma dalle infuocate dichiarazioni di cui sopra ad una causa legale vera e propria il passo non è certo breve: al momento infatti Burzum e consorte non dispongono dei fondi economici sufficienti per sostenere e permettersi tutte le spese legali del caso. Ecco perchè, nello stesso post sul blog, il musicista norvegese chiede aiuto a fan (e non solo) per raccogliere il denaro sufficiente a combattere la propria battaglia: “Chiediamo aiuto a tutte le persone che, pur probabilmente non direttamente interessate da questo caso, si sentono coinvolte: crediamo di star combattendo una battaglia non solo per i nostri diritti, ma anche per le libertà di ogni altro cittadino della Francia e di tutti i paesi europei, che rischiano in futuro di essere soggetti ad un simile trattamento. Dobbiamo dire alle autorità che non accettiamo quello che ci è successo perchè è illegale. Non possiamo più permettere che abusino dei loro poteri e la passino liscia. Questa volta è successo a noi, ma la prossima volta potrebbe essere il turno dei tuoi vicini, dei tuoi amici, dei tuoi familiari. O potrebbe essere il tuo turno.”
Fate girare, è importante.

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