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Première

Video Première: DES MOINES – Afternoon Sun

Des Moines è Simone Romei, musicista di Reggio Emilia con una profonda passione per il Folk Inglese degli anni ’60 (Nick Drake, Bert Jasch), l’American Primitive Guitar (John Fahey, Robbie Basho) e la tradizione americana prebellica.

Lo scorso ottobre il cantautore emiliano ha pubblicato il nuovo album “Like Freshly Mown Grass” (streaming), registrato presso il Bunker Studio di Andrea Rovacchi e prodotto da Egle Sommacal (Massimo Volume, Wu Ming Contiget): un disco che riprende il suono acustico dei precedente lavori, ma ampliando ulteriormente lo spettro cromatico grazie al fingerpicking più curato e ai suggestivi arrangiamenti di Egle Sommacal che arricchiscono i brani con archi, mandolini e strumenti indiani.

Direttamente da “Like Freshly Mown Grass” vi presentiamo di seguito in anteprima assoluta il video di Afternoon Sun, buona visione!

Des Moines ha inoltre annunciato una serie di date live che lo vedranno impegnato tra maggio e giugno:

3 maggio Generazioni Festival, Castelfranco di Sotto (Pisa) w/ Michael Chapman
Evento Facebook: https://www.facebook.com/ events/278648726381492/

25 maggio Musica Nelle Valli, Finale Emilia (Modena)

9 giugno Handmade Festival, Guastalla (Reggio Emilia)
Evento Facebook: https://www.facebook.com/ events/402229116994866/

Des Moines è piena di rotaie – e andai a finire in una vecchia locanda tristissima delle praterie vicino al deposito delle locomotive, e passai una giornata intera a dormire in un grande letto bianco, duro e pulito, con scritte oscene incise nella parete accanto al cuscino e serrande gialle e malconce tirate giù sullo scenario fumoso dello scalo ferroviario. Mi svegliai che il sole stava diventando rosso; e quello fu l’unico preciso istante della mia vita, il più assurdo, in cui dimenticai chi ero, lontano da casa, stanco e stordito per il viaggio, in una povera stanza d’albergo che non avevo mai visto, col sibilo del vapore fuori, lo scricchiolio del legno vecchio degli impianti, i passi al piano di sopra e altri rumori tristi – e guardai il soffitto alto e screpolato e davvero non riuscii a ricordare chi ero per almeno quindi assurdi secondi. Non avevo paura; ero semplicemente qualcun altro , uno sconosciuto, e tutta la mia vita era una vita stregata, la vita di un fantasma. Ero a metà strada fra la una costa e l’altra dell’America, al confine tra l’Est della mia giovinezza e il West del mio futuro, e forse è per questo che accadde proprio lì e in quel momento, in quello strano pomeriggio rosso.

(Jack Kerouack, “On The Road”, 1957)

Des Moines

 

 

 

 

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