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Interviste

Intervista ai JAMBINAI

Photo credit: Siyoung Song

I sudcoreani Jambinai sono giunti al loro terzo album in studio “ONDA” (qui la nostra recensione), pubblicato dalla leggendaria etichetta Bella Union. Ne abbiamo approfittato per farci una bella chiacchierata assieme ai membri della band per scoprire un po’ di più il loro mondo.

Cominciamo con una domanda tradizionale: come, quando e perché nascono i Jambinai?

ILWOO LEE: Ci siamo laureati nello stesso college di musica coreana. Dopo la laurea ho tenuto un concerto di sola musica tradizionale coreana a cui sono venuti solo insegnanti ed amici che studiano quel tipo particolare di musica, ma desideravo che ci venissero anche persone ordinarie. Volevo essere solo un musicista, non un musicista tradizionale. Abbiamo formato i Jambinai nel 2009, così stiamo assieme da dieci anni.

BOMI KIM: Di norma la musica tradizionale coreana non è popolare, e il pubblico di un concerto in cui la si suona è composto da insegnanti, amici e famiglia. Quando suoniamo vogliamo condividere le nostre emozioni con persone comuni, e quindi necessitiamo di uno stile di musica universale.

Siete già al secondo album per Bella Union. Com’è avvenuto l’incontro con loro? Cosa ha colpito gli ex-Cocteau Twins del vostro sound?

IL: Siamo stati in tour più in Europa che in Corea, così avevamo bisogno di un’etichetta europea per far sì che le persone potessero ottenere i nostri dischi ed il merchandise nel loro Paese, e così ci siamo messi a cercare un’etichetta proprio mentre eravamo in tour e forse qualche organizzatore ha visto un nostro concerto e ci ha suggeriti a Simon [Raymonde, bassista dei Cocteau Twins, ndr], che è il proprietario della Bella Union e probabilmente è venuto ad un nostro show e gli siamo piaciuti e abbiamo firmato per loro. Non so dirti cosa abbia fatto presa sul cuore di Simon, ma posso assicurarti che da quando stiamo con Bella Union e ogni volta che lo incontriamo siamo anche diventati suoi fan.

Quando vi ho sentiti per la prima volta siete stati il proverbiale fulmine a ciel sereno. Mi ha colpito soprattutto la vostra capacità di far coesistere suoni e stili della musica tradizionale del vostro Paese con suoni moderni ed aggressivi. Com’è avvenuta questa scelta? È stato complicato far quadrare il tutto?

IL: È dalle medie che suono il Piri [flauto tradizionale coreano in bambù, ndr] e dal 2001 ho suonato in due band hardcore, perciò gli strumenti coreani e quelli occidentali mi sono familiari e quindi non è stato complicato fonderli assieme. Certo, non è facile.

BK: Penso che la “forma” della musica tradizionale coreana, tipo le ritmiche e le scale, sia difficile ed inflessibile da mischiare con altri tipi di musica, perciò abbiamo dovuto trovare il giusto incrocio per farla suonare bene con lo stile occidentale. Ci siamo concentrati sulla parte tradizionale del suono e della tecnica, e queste parti più tradizionali sono ottimo materiale e rendono la nostra musica unica.

Per “A Hermitage” avete elencato come influenze primarie Mogwai, Sigur Ros e Metallica (io ci aggiungerei anche i Meshuggah), per “ONDA” invece a chi vi riferireste come numi tutelari? A parte che penso siate una delle band più originali che abbia sentito negli ultimi anni e difficilmente riuscirei a tracciare una linea tra voi ed altre band, se non per una questione di sfumature.

IL: Per questo album ho trovato ispirazione in alcuni canti religiosi come i canti gregoriani, l’adham musulmano, cori buddhisti, oltre a molta musica acustica e tradizionale di altri Paesi e dark ambient tipo i Wardruna. Il disco non è trova ispirazione nella musica heavy pur essendolo.

JAEHYUK CHOI: “A parte che credo siate una delle band più originali…” (grazie per questa parte, la adoro). So che Bomi è un’appassionata di Thom York, quindi quando lei canta ONDA li immagino una scena in cui si esibiscono assieme.

In un comunicato stampa Lee parla di come la natura abbia giocato un ruolo importante nella scrittura di “ONDA”, e infatti il suono dell’album sembra, a mio avviso, riprodurre in qualche modo i moti naturali, da quelli più impetuosi alla calma assoluta, quasi fosse una sorta di concept album. A posteriori credete che di aver raggiunto appieno ciò che volevate? C’è anche un risvolto di consapevolezza ecologista nel disco, come dite circa il brano In The Woods, giusto? Qual è il suo significato e qual è il ruolo di noi esseri umani in tutto questo, secondo voi?

IL: In realtà nell’album non c’è quel tipo di consapevolezza ecologista, ma l’ho scritto con serenità mentale e senza emozioni negative come mai prima. Le grandiosità della natura come il Grand Canyon mi hanno donato questa serenità e con questo album posso farla sentire anche alle persone. In The Woods contiene lo stesso messaggio sulla distruzione naturale come sull’EP, ma sul disco non parla solo di questo, volevo dipingere anche la bellezza ed il verde degli alberi poiché l’ho scritto mosso da emozioni positive.

Com’è la scena musicale in Corea del Sud? Ammetto di non saperne molto. In qualche modo si avverte, e quindi si riflette, la situazione politica tra le due Coree nella vostra musica o in quella di altre band?

IL: Ci sono molti stili musicali ma poche scene, penso che quella hip hop e quella dell’ 80’s city pop siano le più forti in Corea. Oggi la Corea del Nord e quella del Sud stanno cercando di riconciliarsi così il governo di quest’ultima invia i suoi musicista al Nord e viceversa. Il nostro governo pensava di mandare Bomi Kim a suonare l’haegeum al Nord ma non è andata bene perché lei ha dubitato, pensava fosse uno scherzo telefonico e invece era tutto vero. Molto triste, ahah.

BK: Al momento la scena coreana si sta concentrando parecchio sul k-pop, ma in giro ci sono molti generi ed artisti. Non conosco bene la musica nordcoreana, se non quella tradizionale, ma penso che tutti noi proviamo emozioni tristi che possono essere espresse attraverso la musica. Alcuni musicisti suonano per l’unificazione.

EUNYONG SIM: Da quando viviamo in un Paese diviso siamo interessati alla situazione politica tra le due Coree, ma siamo influenzati dalla nostra musica e non lo esprimiamo. Non so se ci siano delle band che fanno ciò, in Corea.

JC: Vivere in Corea significa avere una vita molto dinamica ogni giorno. A mio avviso tutto cambia in fretta e la musica non è da meno. Ma ci tengo a dire che qui non ci sono solo artisti k-pop ma anche molte altre ottime band. Cerco di non perdermi niente di quello su cui mi sono concentrato.

Vi aspettavate una risposta così positiva alla vostra proposta musicale in Europa e negli Stati Uniti? Spero proprio di potervi vedere dal vivo in Italia, sappiatelo.

IL: Non saprei, perché non sono né europeo né americano, voglio solo che la nostra musica piaccia loro. Mi piacerebbe venire in Italia, ma ci han chiamati una sola volta molto tempo fa. Se ci chiamate, perché no.

BK: Abbiamo alcuni fan in Europa perché ci siamo stati in tour per cinque anni, ma negli Stati Uniti non ancora. E anche in Italia! Vorrei davvero avere più possibilità di suonarci.

ES: Stiamo cercando di promuovere al meglio l’album in Europa ed in America. Ti ringrazio. Se avessi la possibilità di suonare su un buon palco mi piacerebbe proprio suonare in Italia.

JC: Sì, ci speriamo davvero. Non ho suonato molto in Italia e vorrei farlo, se fosse possibile vorremmo esibirci e visitare molti luoghi. GRAZIE [in italiano, ndr].

Com’è stato suonare alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici del 2018? Vi va di raccontarmi come si è svolto il tutto? Dev’essere stato davvero emozionante.

BK: In quel momento il direttore musicale della Cerimonia era un nostro professore dei tempi dell’università. È stata un’esperienza incredibile, non ho mai visto una folla come quella.

IL: È stato pazzesco. Mi sono sentito come una superstar rock. Faceva davvero freddo ma arrivavano vibrazioni molto calde dal pubblico e dagli ottanta suonatori di geomungo. Uno dei direttori musicali ci ha chiamati perché ci conosciamo bene. Lui voleva cambiare l’ondata della musica tradizionale coreana e penso che i Jambinai fossero perfetti per farlo. È stato un momento indimenticabile.

ES: È stato qualcosa di particolarmente emozionante perché era un grande palco a livello mondiale ed è stato un onore suonare con quegli ottanta musicisti.

Vi ringrazio per il vostro tempo, e vi lascio chiedendovi se c’è qualcosa che non avete espresso nel vostro nuovo album e che vedremo riaffiorare in futuro.

IL: La fine dell’album, la fine dell’ultima traccia intitolata ONDA ha una parte di voce corale. Sarebbe bello sentirvi cantarla tutti assieme durante un concerto. È davvero facile da cantare. Ad ogni modo mi piacerebbe incontrarti in Italia, un giorno.

BK: Vi prego, godetevi la mia bellissima voce, ahah!

ES: Accogliete la musica dei Jambinai nel vostro mondo.

Photo credit: Siyoung Song

Let’s start with the classic: how, when and why Jambinai was born?

We graduated from same Korean music college. After graduate when I had a korean traditional concert ,only teacher , professor , friends who study Korean traditional music came to the venue . But I really wanted to make ordinary people come to our show. I just wanted to be a musician not just traditional musician. So we made Jambinai in 2009 we have been together a decade. (Ilwoo Lee)

Normally, Korean traditional music is not popular. Korean traditional music concert’s audience is only professor, friends, family always. So we want to share our feeling to common people when we playing and we need more general music style. (Bomi Kim)

You’re at your second full length for Bella Union. How did you get in touch with this record label? What part of your sound thrilled the ex Cocteau Twins the most?

We have been tour in Europe more than Korea so we need to find some european record label for the audience to get our cd’s or vinyl’s merchandise in their country. So we tried to find some label during the tour. Maybe some music director saw our concert and he suggested us to Simon who is owner of bella union. One day , Simon came to our show and maybe he liked our show. So then we signed on the contract and have been together. I’m not sure what part was moved Simon’s heart, but I can tell since we work with Bella Union, we also becoming his fan everytime we meet him. (Ilwoo Lee)

 When I first listened to your music it was like a bolt from the blue. I love how you mix traditional sounds with a more aggressive and modern approach. How did you make these two natures coexist? Was it complicated?

I have played Piri (Korean traditional bamboo flute) and the guitar since when I was middle school student and i have been in two hardcore bands since 2001. So Korean instrument and western instrument are familiar to me. So it was not to complicated to blend together. Of course it’s not easy. (Ilwoo Lee)

I think, Korean traditional music’s ‘form’ is very hard and inflexible to mix with others. Like Korean traditional rhythmic patterns and scales. So we had to find some intersection to make sound a good match with western style. So we focus on just traditional sound or some technic. These traditional things are good material. It makes our music is unique. (Bomi Kim)

You said that your main influences on “A Hermitage” were Mogwai, Sigur Ros and Metallica (in my opinion even Meshuggah). Which were your models for “ONDA”?  I think you are one of the most original bands I’ve heard in the last few years, so it is kind of difficult to compare you with other acts.

I got some musical ideas from religious chant like gregorian chant, adhan of muslim, Buddhist chant for this album. And many of acoustic music and many of traditional music from other country, dark Ambient music like Warduruna. This album didn’t have inspired from heavy music but is has heavy. (Ilwoo Lee)

“I think you are one of the most original bands…”; (Thank you for this part, I love it) I know that Bomi is very fond of Thom Yorke. So when Bomi sings ‘ONDA’, I imagine a scene where these two people sing together. (Jaehyuk Choi)

In the press release Lee talks about how nature played a significant role in the writing process of “ONDA”. I think its sound seems to reproduce some kind of natural movements, from the fiery ones to the softier, almost like a concept album. Hearing the final product, do you think you achieved the goals you set at the beginning? I think there’s an ecological implication in this album, as you said about In The Woods, am I wrong? What’s the meaning of that and what’s the role that human beings play in all of it?

= Actually this album not included about the ecological implication. But I wrote this album with peaceful mind not with negative emotion like before. Huge nature like Grand canyon gave me that peaceful mind so it may can people feel the nature from this album. ‘In the wood’ had the message about the environmental destruction which from the EP album. But we played not just environmental destruction in this album. I wanted to draw peaceful and greenery beautiful woods as well. Because I wrote this album with positive emotion. (Ilwoo Lee)

How’s the South Korean musical scene? I have to admit I don’t know that much about it. Do political situations between South and North Korea have a place in your music? What about other Korean bands?

Every kind of music but small scene. I think HIP-HOP and 80’s city pop are the strong in the Korea. Nowadays S.Korea and N.Korea tried to reconcile. So South Korean government sent south musicians to the north and north did it too. South Korean government meant to sent to our heageum player north to play heageum but it failed. Because she doubted it. She though it was prank call. But it was real. Hahahahah so sad. (Ilwoo Lee)

Actually, Korean music scene focused on K-pop a lot. But we have lots of genre and good musician. And I don’t know well about North Korean music. Except very traditional one. But I think we all have sad emotion and it could be expressed in music. Some musicians make songs for unification. (Bomi Kim)

Since we live in a divided country, we are interested in the political situation between the two Koreas, but we are influenced by our music and do not express it. I don’t know if there is such a band in Korea.(Eunyong Sim)

Living in Korea means a dynamic life every day. I think everything changes quickly and the music scene is the same. But what I wanna say is there are not only K-POP idols but also a lot of good bands in Korea. I am trying not to miss what I’ve always focused on.(Jaehyuk Choi)

Do you expect a positive reaction to your music in Europe and United States? I’d really like to see you live in Italy, just so you know.

I’m not sure because I’m not a European or American. I just want to they like it. We also want to go to Italy but Italy called us just one time so far. If you call us to Italy, why not. (Ilwoo Lee)

We have some fans in Europe because we had touring 5 years. But US is not yet. I hope the fans will increase and like our new album. Also Italy too! I really want get more chance to play in Italy. (Bomi Kim)

We are looking forward to and supporting our album positively in Europe and America. Thank you very much. If I were given the chance to perform on a good stage, I’d like to perform in Italy. .(Eunyong Sim)

Yes, definitely, we hope so. We expect a lot.And I’ve not had many shows in Italia yet. If possible, We wanna do many shows and wanna go to many places in Italia. GRAZIE! (Jaehyuk Choi)

How was playing at 2018 Winter Olympics closing ceremony? Can you tell us how this happened? It must have been great!

At that time, the music director of that ceremony was our professor when we were university student. It was amazing experience. I’ve nerver seen before the huge crowd like that. (Bomi Kim)

It was super great. I felt like rock super star. Really really cold wheaher but really hot and strong vibe from the crowd with 80 of geomugo players. One of music director called us to the Olympic because he is really close to me. He wanted to change the wave of Korean traditional music and I thinks Jambinai is the one. It was unforgettable moment. (Ilwoo Lee)

It is a heart-rending performance just because he participated in a world-class big stage. And it was an honor to be with 80 geomungo players. .(Eunyong Sim)

Thanks for your time. Last question: is there anything left unsaid in your latest album, that we will find in the next one?

The end of the album, the end of the last track the name is ‘ONDA’ has gang vocal. It would be great if you song along of that part in the concert. It’s really easy to sing along. Anyway, I want to see you in Italy someday. (Ilwoo Lee)

Please enjoy my beautiful voice! haha (Bomi Kim)

Enjoy the whole Jambinai music in your world. (Eunyong Sim)

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