A pochi mesi di distanza dall’acclamato 45 giri “L’Etere/La Rinascita”, che aveva come tema principale l’amore, torna ad affacciarsi sulle scene Villa, moniker dietro il quale si cela il prolifico polistrumentista e produttore Forlivese Roberto Villa.
“Angoscia/Sospetto” è il suo nuovo 7 pollici in uscita il 26 febbraio 2021 per L’Amor Mio Non Muore – Dischi. Un lavoro più cupo e misterioso rispetto ai precedenti; ispirato alle grandi colonne sonore dei film horror italiani degli anni ’60 ma allo stesso tempo, figlio dei tempi bui e incerti che stiamo vivendo.
“Angoscia/Sospetto”, masterizzato da James DeMain allo “Yes Master Studio” di Nashville, è accompagnato dalla splendida copertina disegnata da Adele Di Tella. Il disegno rispecchia alla perfezione le atmosfere evocate dai brani contenuti in questo 45 che chiude la trilogia – iniziata nel maggio del 2019 con “Plasma / Torbido” e apre la strada all’attesissimo LP dell’artista romagnolo in arrivo dopo l’estate.
Ve lo presentiamo di seguito in anteprima assoluta, mentre più sotto trovate la nostra intervista a Villa, che ci ha detto più sulla genesi di “Angoscia/Sospetto” e sui suoi progetti futuri.
Ciao Roberto, nel tuo precedente 7″ L’etere / La rinascita si avvertiva un’atmosfera sognante, malinconica, ma anche speranzosa. Nel nuovo Angoscia / Sospetto il mood, già dai titoli, è sostanzialmente l’opposto: misterioso, sinistro, inquietante: a cosa è dovuto questo cambio di passo? Cosa ti ha ispirato?
Ciao a tutti, l’idea di base dietro a questa mia trilogia di 45 giri era di avere un tema completamente diverso per ogni uscita. L’etere / La rinascita è il mio punto di vista sull’amore messo in musica; una via che parte dai gloriosi 60s italiani e arriva fino ai giorni nostri. Nessuna particolare pretesa, volevo solo ritrovare un certo tipo di eleganza nella scrittura e nell’arrangiamento; non so se l’operazione sia riuscita! Angoscia/Sospetto nasce da un’idea che avevo da tempo, una sorta di tributo alle gloriose colonne sonore del horror italiano degli anni 60. Mi sono poi reso conto che, nell’incubo in cui stiamo vivendo, i brani sono di un’attualità preoccupante ed inquietante. Non è forse il momento di calcare la mano in questa direzione, ma è andata così.
Come sono nati in fase compositiva questi due brani? Rispetto ai precedenti qui un ruolo molto importante è giocato dal pianoforte.
Tutti i miei brani nascono al pianoforte; normalmente scrivo al piano o le idee mi saltano fuori tra le mani mentre suono questo strumento. In questo caso sicuramente queste mie parti, suonate magistralmente al pianoforte a coda dal M° Vanni Crociani, sono le fondamenta di questi miei ultimi brani. Partendo dal piano e dal tema di clavicembalo di Angoscia, ho costruito tutto: i timpani, i bassi, le varie chitarre, fino ad arrivare ai synth modulari di Nicola Peruch che creano tutto il mondo laterale un passo dietro la struttura portante dei brani
La tua è una musica estremamente ispirante e narrativa, perfetta per accompagnare le immagini. Hai già avuto modo di confrontarti e lavorare con il mondo del cinema? C’è un regista in particolare con il quale ti piacerebbe lavorare o un film a cui vorresti regalare una colonna sonora?
Purtroppo non ho mai lavorato nel mondo del cinema, mi piacerebbe molto. Credo che le mie composizioni possano creare le giuste suggestioni che servono ad una colonna sonora; nonostante molti le ritengano troppo legate allo schema canzone. Vedrei bene Angoscia/Sospetto in un film di Dario Argento!
Sia per L’etere / La rinascita che per Plasma / Torbido hai lavorato con Christoph Brehme, con il quale hai realizzato una serie di bellissimi videoclip. Ci spieghi com’è nata questa collaborazione e se hai in mente di proseguirla anche per Angoscia / Sospetto?
La collaborazione con Christoph è nata per caso; lavorò ad un video di una band con cui suonavo anni fa; ci conoscemmo così. Quando iniziai a registrare la mia musica pensai subito a lui. Sul piano lavorativo abbiamo stabilito la nostra via; io ho delle idee, lui altre, ci vediamo per un caffè, le riordiniamo, le distruggiamo, cambiamo completamente progetto però, al termine di questo incontro fissiamo sempre la data, la modalità e le persone coinvolte per la realizzazione del video. I punti fermi della nostra collaborazione sono, riprese buona alla prima (spesso come nella mia musica registrata su nastro), idee e bassissimo budget. Mi piace molto lavorare con Christoph, il suo mix di praticità, bravura e forte identità artistica, da prendere veramente come esempio. Abbiamo già terminato il video per il lato A di questo mio ultimo 45 giri, il lato B, richiederà sicuramente un tipo di lavoro diverso dal solito, visto la lunghezza e lo svolgimento del brano. Ci stiamo ragionando!
Sappiamo che stai lavorando al tuo Lp di debutto: puoi svelarci qualcosa in anteprima?
Si, se c’è una cosa buona dell’essere musicista in un periodo di pandemia mondiale è ritrovare finalmente il tempo per poter lavorare alle proprie composizioni. Sembra assurdo, ma nella “vita normale” da musicista non è così facile ritagliarsi questi spazi. Ho in cantiere un Lp di 8 brani, molto diversi da quelli contenuti nei vari 45 che ho pubblicato. Si potranno ritrovare alcuni ingredienti che non possono assolutamente mancare alla mia musica, però questa volta le composizioni saranno incentrate sulla sezione ritmica, sul groove.
Per chiudere, una domanda sulla tua sala d’incisione L’Amor Mio Non Muore: hai lavorato o stai lavorando a qualche progetto in particolare di cui ti va di parlarci o consigliarci?
Da un anno a questa parte è veramente molto difficile lavorare in sala causa ovvie problematiche di carattere sanitario e organizzativo: spostamenti, fogli e contro fogli da stampare e compilare ecc.. Mi sento di consigliare un disco registrato in sala a fine 2019: il nuovo Lp di Giacomo Toni in uscita a breve per la nostra etichetta discografica L’Amor Mio Non Muore – Dischi. Più o meno nello stesso periodo o subito dopo, abbiamo registrato anche il nuovo disco di Antonio Gramentieri in arte Don Antonio che uscirà prima dell’estate per Audioglobe/Santeria. Sono entrambi album ai quali ho dato molto e che mi vedono coinvolto in diverse vesti, sono molto soddisfatto del risultato ottenuto.