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Première

“One Moment After The Shipwreck” è il nuovo singolo di Francesco Lurgo: il video in esclusiva

Foto: Giulia Maino

Sleep Together Folded Like Origami è il primo album da solista di Francesco Lurgo (ex FLeUR), in uscita il 6 maggio 2022 per Bosco Rec.

Sleep Together Folded Like Origami” è un abbraccio di musica elettronica e post-rock: il primo album da solista di Francesco Lurgo, ex FLeUR, avvolge l’ascoltatore in melodie che rivelano con eleganza la propria intensità e in cinematiche texture ambientali. Il musicista e produttore torinese, trasferitosi da tempo a Milano, racconta:

Ho voluto realizzare un disco che esplori e celebri l’intimità, quella con sé stessi esperita trascorrendo il periodo di lockdown, ma anche quella con gli affetti di cui tutti hanno sentito la mancanza e che è stata ancora più speciale appena la si è potuta ritrovare. Non ci sono parole in questi brani, ma le atmosfere hanno rispecchiato le mie sensazioni e penso che possa valere per questo lavoro il vecchio adagio del parlare dello strettamente personale per arrivare a parlare a tutti in modo universale.

I temi evocati dalle tracce sono restituiti anche dall’artwork, con un disegno di Aurora Bertoli, e dal titolo del disco, parafrasi di un estratto dal romanzo Conversations With Friends di Sally Rooney (in italiano, Parlarne tra amici), autrice irlandese ammirata per la sua abilità “nell’unire una narrazione della quotidianità semi-diaristica e considerazioni profonde, quasi filosofiche“.

L’abbraccio di ”Sleep Together Folded Like Origami è legato alla dimensione notturna e onirica, al regno del sonno e del sogno. Lurgo prosegue:

Molti degli innumerevoli riascolti delle tracce sono avvenuti nel momento immediatamente prima di dormire, quando avverto che la mente è del tutto libera di viaggiare, e questo è un altro motivo dietro alla scelta dell’artwork e del titolo del disco. Non mi ha sorpreso leggere un’intervista ad Adam Wiltzie di Stars Of The Lid e A Winged Victory For The Sullen in cui affermava: ‘se non riesco ad addormentarmi riascoltando una mia traccia, ciò significa che la traccia non è buona‘.

Oltre agli Stars Of The Lid, tra i punti di riferimento di Lurgo ci sono stati più che mai Ben Frost – in particolare, la sua colonna sonora per la serie televisiva Dark – e Tim Hecker, Teho Teardo, Labradford e Godspeed You! Black Emperor.

L’esordio in completa solitudine dopo l’avventura nel duo FLeUR, titolari lo scorso anno del loro secondo album ”Caring About Something Utterly Useless“ pubblicato sempre da Bosco Rec, ha permesso libertà nell’ispirazione, oltre al totale controllo sulla visione artistica e su ogni passaggio della produzione, e ha assicurato una marcia in più dal punto di vista della coerenza del lavoro, compatto dall’inizio alla fine nonostante confluiscano in esso idee scaturite in differenti frazioni di tempo, collegate tanto dall’influenza dei paesaggi naturali sul paesaggio sonoro, a partire dall’ambiente di aperta campagna che ha incorniciato l’isolamento da lockdown di Lurgo, quanto da un certo senso della narrazione immaginaria, retaggio delle collaborazioni svolte in campo teatrale. Durante il work in progress è stato importante il costante confronto con Emilio Pozzolini (port-royal, Earth Begins), che aveva peraltro curato la produzione artistica dell’ultimo album dei FLeUR e che per ”Sleep Together Folded Like Origami si è occupato della produzione di una traccia e del mastering.

Foto: Giulia Maino

Oggi vi presentiamo in esclusiva il video del nuovo singolo One Moment After The Shipwreck, il secondo estratto in anteprima dall’album dopo la title-track.

Il video è tratto da un passo di “Conversations with friends” di Sally Rooney, lo stesso libro da cui ho tratto il titolo dell’album, essendomi trovato a leggerlo quando i primi germi di questi brani stavano nascendo. Della scrittura della Rooney apprezzo il suo essere estremamente terrena e quasi diaristica nella sua quotidianità e allo stesso tempo il lasciarsi andare a flussi di coscienza di intenso lirismo mai gratuito. Sin dalla prima volta in cui ho letto questo passo, ho pensato di trasporlo in un videoclip e, quando ho ultimato One Moment After The Shipwreck, ho pensato che potesse avere la giusta pressione sonora e ossessività per accompagnare i pensieri della protagonista, che in preda ai dolori causati dall’endometriosi di cui soffre si rifugia in una chiesa e si abbandona a pensieri estremamente profondi prima di svenire per il dolore. La protagonista è interpretata da Giulia Maino con cui collaboro costantemente e che è anche attiva attualmente sulla preparazione di un lavoro teatrale nel quale ritroveremo la mia traccia, chiudendo così un cerchio di condivisione artistica. Ho rinnovato inoltre la collaborazione con Lorenzo Gardenghi, direttore della fotografia torinese oltre che grande amico, con cui lavoro spesso e che aveva già prestato la sua visione a un videoclip del mio precedente progetto FLeUR.

Lo trovate di seguito, buon ascolto e buona visione!

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